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martedì 4 marzo 2014

Cerved: il 2013 anno nero per le imprese. Hanno chiuso in 111mila. Raggiunto il massimo storico di fallimenti e liquidazioni volontarie


Per le imprese il 2013 è stato uno degli anni più duri dall’inizio della crisi. Lo assicurano i dati Cerved, dai quali emerge che, l’anno scorso, hanno chiuso nel nostro Paese 111mila imprese, il 7,3% in più del 2012. Nel 2013 è stato registrato un boom dei concordati preventivi (+103% rispetto all’anno prima) mentre i fallimenti hanno superato quota 14mila (+12% rispetto al 2012), segnando un poco lusinghiero massimo storico. Un fenomeno, quello dei fallimenti, che nel 2013 ha riguardato anche settori, come l’industria manifatturiera, e aree geografiche, come il Triveneto, che nel 2012 avevano tirato un respiro e fatto ipotizzare un attenuarsi, se non la fine, della crisi scoppiata nel 2007. Le regioni che, nell’arco dei dodici mesi, hanno registrato il maggior incremento dei fallimenti sono: Sicilia (+27%), Emilia Romagna (+25%), Trentino Alto Adige (+21%), Toscana (+18%), Veneto (+16%). Nel 2013 si contano, inoltre, circa 3mila procedure concorsuali non fallimentari (+53,8% su base annua). All’origine di questo risultato anche l’introduzione del contestato “concordato in bianco”. L’anno scorso è stato ritoccato anche il triste primato delle liquidazioni volontarie, una modalità scelta da 94mila imprese (+5,6% sul 2012) per chiudere i battenti. 
LA POLITICA CONTINUA A PERDERE TEMPO E A DISCUTERE DI COSE VUOTE.

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