Il
dibattito che si è innescato tra l’ex Consorzio Asi e
l'amministrazione comunale ci fa capire che la questione terzo polo
industriale è molto più complicata di come si poteva immaginare. Non sarà la nostra associazione a mettere in discussione il valore della
classe dirigente, politica e amministrativa, ma vogliamo far presente
che 2,5 milioni di euro dei fondi ex Insicem, soldi che spettano di
diritto a questa città, se non ci si impone con volontà e
determinazione, sono veramente a rischio. Lo diciamo con riguardo:
certe dichiarazioni di matrice Irsap ci sembrano un tantino
pilatesche. Condividiamo, invece, la determinazione
dell’amministrazione comunale nel fare propria la nostra posizione.
Per questo, ci rivolgiamo al sindaco. Caro
sindaco, lei ha
un'occasione irripetibile, ma deve dimostrare di avere la volontà e
le capacità per coglierla. Ci risulta che l'Irsap abbia archiviato
la pratica terzo polo. Va verificato se è vero e soprattutto come
recuperare le somme che spettano alla nostra città. Non si
accontenti di mettere a frutto tutto ciò che serve a creare stimoli.
Secondo noi, lei, in questa fase, ha l'obbligo di alzare con
determinazione il tiro. Ha la posizione politica per farlo. Si
sporchi le mani in prima persona, cominci subito. E' in gioco la
credibilità del nostro Comune, dell'istituzione che lei rappresenta.
Non possiamo subire l'umiliazione di perdere quelle somme e di vedere
allargare il fossato tra noi e gli altri. Lei avrà sicuramente
capito come la nostra città corre un rischio serio: smarrire somme
per investimenti in infrastrutture che siano da supporto per il
nostro rilancio. Non ce lo possiamo permettere nemmeno per scherzo.
Si rischia di vanificare il riconoscimento della zona franca.
Dobbiamo uscire da questa spirale, Vittoria non può essere
trascinata verso il basso. Per questo serve che la scossa parta
dall'istituzione più alta. Convochi una conferenza dei servizi che
chiarisca come stanno le cose, convochi l'Irsap, parli con
l'assessore regionale al ramo, parli con Crocetta (cittadino
onorario). Su queste posizioni noi le saremo accanto. Il gioco delle
parti rischia di umiliare
Vittoria
e di mortificare le sue istituzioni. I nostri cittadini, le nostre
imprese, non lo meritano.
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