La zona interessata. La striscia gialla è una porzione della Strada Alcerito
“Si
allontana, per ora, l'idea di doppia destinazione d'uso per le
imprese della strada Alcerito. Lo schema di massima del Prg,
approvato da buona parte della maggioranza, sancisce e ratifica
ancora una volta l'emarginazione urbanistica ed economica di queste
attività. La disponibilità politica mostrata da alcune forze
presenti in Consiglio comunale e le aperture palesate
dall'amministrazione si sono liquefatte”. Ad affermarlo, in un
documento, è il direttivo della Cna comunale di Vittoria. Che
aggiunge: “Voci di corridoio riferiscono che la nostra proposta,
pur se apprezzata, non poteva essere tecnicamente percorribile. Il
motivo? L'esistenza di un'area vincolata paesaggisticamente posta al
centro della zona in questione. Quest'area è composta da un
boschetto (indicato con la dicitura E1 nella legenda dello schema di
massima). Questa piccola zona verde è circoscritta da un'area
naturale per la tutela (indicata
con E2), anch'essa sotto vincolo. A denti stretti ci è stato detto
che se fosse stata riconosciuta la doppia destinazione anche dopo il
vincolo, la Regione avrebbe bocciato lo schema di massima perché
l'area vincolata, che taglia in due l'Alcerito, non può essere
attraversata da quelle opere di urbanizzazione che sono utili alle
tante attività insediate dopo la stessa. Pur fidandoci di ciò che
ci è stato detto abbiamo visitato la zona in questione: certe cose
non si guardano solo sulle mappe ma vanno conosciute vedendole,
ascoltando e toccando con mano. Infatti, mentre il boschetto (l'area
E1) non presenta antropizzazione, nell'area naturale per la tutela
(E2), ricadono tre attività che producono imballaggi, due attività
di commercializzazione d'ortofrutta, un capannone abbandonato, una (o
due), aziende serricole e un'impresa di trasformazione della plastica
dismessa. Sicuramente
queste imprese sono nate prima che il vincolo venisse imposto. Ma,
udite udite, queste stesse attività, da tempo, sono servite da opere
di urbanizzazione primaria (strada, linea elettrica, linea
telefonica, forse metano, realizzate da chi amministra) e presentano
pure recenti riqualificazioni. In
merito a ciò non ci va di esprimere alcun giudizio, la macroscopica
evidenza messa a confronto con ciò che ci è stato detto (a denti
stretti) non ha bisogno di aggettivi. Su una cosa però vogliamo
essere netti: lo schema di massima approvato è uno strumento di
pianificazione politica. Se le cose rimarranno così ci chiediamo
quale visione e quale direttrice sarà data alle decine di attività
di Alcerito? Perché c'è un ampliamento così grande della zona
risorsa d, in particolare della zona Ard-47? Perché la doppia
destinazione d’uso vale per alcune zone e non per chi ne ha
realmente bisogno? Domande a cui qualcuno dovrà dare una risposta.
Noi comunque non ci rassegniamo. Inoltre, le perplessità sullo
schema di massima, che abbiamo manifestato alla commissione Assetto
territoriale, rimangono ancora oggi senza risposta”.
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