“Riqualificare le aree artigianali di Vittoria (sia quella
pubblica che quella privata) significa rispettare le imprese insediate nelle
due zone”. Lo dicono i due portavoce per le zone artigianali della Cna
comunale, Gianluigi Augurale e Salvatore Stracquadaini, dopo la riunione
tenutasi ieri sera nella sede cittadina dell’associazione di categoria a cui ha
partecipato il sindaco Giovanni Moscato. “Ci stiamo riferendo – spiegano i due
– ad attività che hanno effettuato investimenti non indifferenti, che hanno
creato posti di lavoro non precario, che hanno qualificato la loro condizione
d'impresa e hanno migliorato le condizioni economiche della città. Tutto questo
deve meritare attenzione e rispetto”. Erano presenti diversi titolari di imprese
che operano nelle due aree di insediamento produttivo che hanno potuto così
dialogare con il primo cittadino dando vita a un confronto non polemico,
aperto, chiaro, senza fronzoli. Gli artigiani hanno chiesto rispetto per i loro
investimenti e quindi una maggiore pulizia delle aree artigianali, la
riattivazione dell'illuminazione pubblica, un maggiore controllo delle zone in
questione, la sistemazione dell'impianto idrico dei suddetti siti magari
prevedendo l'installazione di colonnine antincendio, la risistemazione dell'impianto
fognario e quella del manto stradale. E' stata anche evidenziata al sindaco
l'esistenza, nell'area artigianale pubblica, di una strada, oggi coperta da una
fitta vegetazione spontanea, che permetterebbe di migliorare la viabilità della
zona. Il primo cittadino, nel recepire positivamente le legittime richieste
provenienti dagli imprenditori, ha assunto l'impegno di verificare ciclicamente
la manutenzione delle due aree di insediamento produttivo. La Cna continuerà a
pungolare positivamente l'amministrazione comunale. “Il nostro unico interesse
– hanno spiegato Augurale e Stracquadaini – è quello di potere contare su zone
artigianali presentabili, dignitose, capaci di valorizzare gli investimenti
fatti. Il successo e la crescita delle Pmi dipende dal loro sentirsi parte integrante
di una società che le rispetta e le valorizza”.
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