Incontro
all'insegna della schiettezza quello tenutosi giovedì tra la Cna e
l'Amministrazione comunale di Vittoria. La Cna era presente con un gruppo di
produttori del settore imballaggi accompagnati dal responsabile organizzativo
cittadino, Giorgio Stracquadanio, mentre l’ente di palazzo Iacono era
rappresentato dal sindaco, Giovanni Moscato, dal comandante del corpo di
Polizia municipale Cosimo Costa, dal dirigente del settore sviluppo economico
Salvatore Guadagnino e dal direttore del mercato Salvatore Amoddio. Oggetto del
confronto la questione del riutilizzo degli imballaggi impiegati per i prodotti
ortofrutticoli. Nel settembre scorso, prima che il regolamento del mercato
ortofrutticolo venisse approvato, la Cna aveva presentato un emendamento
all'art. 11 in
cui si puntualizzava che “le operazioni di selezione ed imballaggio di partite
di ortofrutta ...” che necessitano di rilavorazione vanno “effettuate in
imballaggi diversi dai precedenti, i quali devono essere conferiti come
rifiuto”. “Avevamo chiesto questa modifica – afferma Stracquadanio – per
evitare che le cassette a perdere venissero riutilizzate senza il rispetto
delle vigenti norme sanitarie. La nostra richiesta di variazione, seppure
ritenuta valida, perché evidenziava un problema tanto vecchio quanto anomalo,
veniva bocciata. La motivazione risiedeva nel fatto che “gli imballaggi devono
essere conformi alle norme nazionali e comunitarie vigenti in materia” quindi
la nostra richiesta, secondo l'amministrazione, era una ripetizione,
rafforzativa, ma sempre di ripetizione si trattava. Nell'incontro di giovedì
sera è stato ribadito che, al di là della forma dell'emendamento, i problemi e
le anomalie persistono, anzi nell'ultimo periodo sono aumentati”. La Cna ha
ribadito che l'ente gestore del mercato ortofrutticolo, cioè il Comune di
Vittoria, con il proprio personale è chiamato ad effettuare le verifiche avendo
quindi “libero accesso ad ogni locale adibito alla vendita o al magazzinaggio”.
“Da parte nostra – sottolinea ancora Stracquadanio – ci sarà una collaborazione
attiva affinché il problema cominci a trovare una soluzione ma lo stesso, così
come recita l'art. 11 (non emendato ed approvato), è di stretta competenza del
Comune e dei suoi organi. E' quindi venuto il momento di affrontare la
questione di petto”.
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