L’allarme
lanciato nei giorni scorsi dalla Cna di Vittoria ripropone,
purtroppo, quanto si sta verificando anche a Ragusa. Sono i tre
co-presidenti della sezione del capoluogo, Salvatore Bellina,
Massimiliano Di Maria e Graziella Migliorisi ad avere raccolto il
grido d’aiuto lanciato dalle imprese edili della città capoluogo
che, al pari delle attività similari del centro ipparino, fanno i
conti con un incremento dei furti in cantiere senza precedenti. “Sono
presi di mira – dicono i tre co-presidenti – soprattutto gli
attrezzi edili, circostanza che procura un grave danno all’impresa
che non solo deve fare i conti con il problema di carattere
patrimoniale ma si trova alle prese con difficoltà oggettive per
potere proseguire l’opera e quindi rispettare i tempi previsti di
consegna. Accade, e questo lo diciamo con rammarico anche se siamo
consapevoli delle esigenze delle piccole e medie imprese, che nella
maggior parte dei casi non si proceda neppure con la denuncia alle
forze dell’ordine perché si tratta di una procedura che rischia di
fare perdere ulteriori giorni di lavoro alle imprese le quali,
obtorto collo, si trovano costrette a riacquistare nuovamente tutto
il materiale trafugato. Inutile dire che, non bastasse la crisi, ci
si trova a dovere pagare un prezzo pesantissimo alla piccola
criminalità, perché di questa si tratta, che così facendo
impedisce la prosecuzione di ogni attività”. Sulla questione dice
la sua anche la responsabile organizzativa della Cna di Ragusa.
“Chiediamo alle forze dell’ordine – continua Antonella
Caldarera – di monitorare questo fenomeno la cui insorgenza merita
la dovuta attenzione avendo fatto finire sotto i riflettori le
piccole e medie imprese artigianali che puntano solamente ad
espletare al meglio la propria attività in questo difficile periodo.
Lanciamo un appello affinché il suddetto allarme possa essere preso
nella dovuta considerazione”.
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