Il
Paes (Piano d'azione per l’energia sostenibile) è un ottimo
strumento che può rimettere in movimento l'intera filiera del
settore costruzioni a Vittoria. Il settore edilizio
rappresenta il comparto più energivoro, per questo la Cna ritiene da
sempre che le azioni del piano possano essere sì rivolte alle nuove
costruzioni (servirebbe però un nuovo regolamento edilizio) ma
l'obiettivo principale dello stesso deve riguardare prevalentemente
il parco edilizio esistente. E’ quanto evidenziano il presidente
della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, con il
responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, secondo cui, in
particolare, sarebbe utile sapere, considerato che da tempo c'è un
energy manager a palazzo Iacono, se è stata già redatta una bozza
d'indagine che valuti la dispersione degli edifici del territorio e
ne stabilisca, anche sommariamente, le misure di intervento quali ad
esempio: cappotto, sostituzione dei serramenti, isolamento delle
coperture, l'installazione di fonti rinnovabili. “Queste stime –
affermano Santocono e Stracquadanio – oltre a valorizzare e a
rendere più efficienti gli immobili, darebbero anche indicazioni su
nuove opportunità di lavoro. Oramai i
tempi sono strettissimi, la Regione, considerato come le procedure
avviate da molti comuni (compreso il nostro) per la predisposizione
del Paes siano molto lontane dalla definizione, ha prorogato fino al
31 gennaio 2015 i termini di presentazione dello strumento utili ad
ottenere i finanziamenti. Fino ad oggi non sappiamo nulla. Dopo la
presentazione del 25 luglio scorso del raggruppamento temporaneo di
professionisti che deve redigere il piano e l'attivazione, il 26
agosto scorso, di una casella di posta elettronica dove inviare
suggerimenti, sull'argomento è calato il silenzio. Sia chiaro,
nessun amministratore si senta ingiustamente incalzato dalla nostra
organizzazione, la Cna non vuole che il Paes si impaludi come
l'autoporto (a proposito, dopo le nostre ultime sollecitazioni
nessuno ha risposto). A noi interessa esclusivamente che questo
strumento diventi un'opportunità vera per l'intera filiera del
settore costruzioni che sta vivendo una crisi senza precedenti”.
“Facciamo infine notare – dicono ancora Santocono e Stracquadanio
– come l'obiettivo esclusivo del Paes è la riduzione delle
emissioni di Co2. Il suolo
assorbe anidride carbonica. E' pertanto evidente che una delle cause
dell'aumento delle emissioni di anidride carbonica è
l'impermeabilizzazione del suolo,
comunemente chiamata cementificazione, cioè la copertura permanente
con materiali artificiali (asfalto e calcestruzzo) per la costruzione
di nuovi edifici e nuove strade. Quindi la valenza del Paes si
afferma se si limita molto l'allargamento urbano e si recupera il
patrimonio edilizio esistente restituendogli qualità ambientale. Non
rispettare questo dettato significa tradire nei fatti il valore
fondamentale del Piano d'azione per l'energia sostenibile”.
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martedì 30 settembre 2014
sabato 20 settembre 2014
Autoporto di Vittoria, è tutto fermo.
Autoporto
di Vittoria, opera siccome immobile. Il presidente della Cna territoriale di
Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo,
Giorgio Stracquadanio, dichiarano: “Ci rimbombano ancora nelle
orecchie le parole del Rup, ing. Angelo Piccione, durante uno degli
ultimi sopralluoghi. Il tecnico, con tono pacato ma perentorio,
faceva presente all'impresa che la struttura doveva essere terminata
entro luglio 2014. Detto molto onestamente: noi a questa cosa
non abbiamo creduto tanto. Pensavamo però che entro
settembre l'opera fosse a buon punto e il cantiere in via di
smobilitazione. Purtroppo non è così, le immagini parlano molto
chiaramente. Rifiutiamo a priori l'ipotesi che la struttura rimanga
qualcosa di abbozzato, di incompleto. Sarebbe veramente scoraggiante
vedere gli sforzi di un territorio e della nostra organizzazione,
finire in un binario morto. Siamo comunque molto preoccupati”.
Qualche mese fa il presidente della Soaco, dott. Rosario Dibennardo,
dichiarava: “... C’è
un lavoro sinergico che va sviluppato. In questa sinergia inserisco
l’autoporto di Vittoria, geograficamente strategico … l’autoporto
è importante se parliamo di collegamenti. Mi auguro che il
completamento avvenga nel minor tempo possibile affinché si possa
lavorare in sinergia con l’aeroporto di Comiso”. “Vogliamo
fare presente – aggiungono Santocono e Stracquadanio – come
queste “strategie” e “sinergie” forse generano sviluppo,
posti di lavoro, reddito. Il quadro economico del nostro territorio
non è dei migliori, la crisi dal 2008 ad oggi ha addentato
profondamente la città e il suo circondario. Vittoria, piaccia o no,
è una città che si è impoverita. Serve una classe politica
attenta, che sappia leggere, capire e studiare i bisogni reali del
territorio. Se esiste la possibilità di invertire questa rotta come
mai si sta perdendo tempo? Ricordiamo a tutti che il cantiere è
stato aperto il 18 novembre del 2011 e, secondo il cronoprogramma del
bando, entro 730 giorni (18 novembre 2013), l'opera doveva essere
consegnata. Vorremmo che qualcuno delle istituzioni si pronunciasse
per dare delle risposte chiare, non tanto alla Cna ma alla città”.
giovedì 11 settembre 2014
Riscossione Sicilia. Cascone (Cna regionale): oscurati i dati su attività sportelli periferici
“La vertenza sulla chiusura
degli sportelli periferici di Riscossione Sicilia rischia di trasformarsi
nell’ennesimo ‘pasticcio di Sicilia’: mentre si sta predisponendo il nuovo Piano
industriale della società, infatti, troppe domande restano ancora senza
risposta. Ad esempio risulta impossibile conoscere il rapporto costi-incassi
della maggior parte degli sportelli”. Lo dice Giuseppe Cascone, presidente
regionale della CNA (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e
media impresa) a proposito della prospettiva di chiusura degli sportelli
periferici di Riscossione Sicilia Spa. “Appare strano – prosegue
Cascone – che, ad esempio, si intenda chiudere la sede di Vittoria che a fronte
di spese fisse annue di circa 20.000 euro fa registrare incassi per circa 4
milioni e fornisce un servizio prezioso sul territorio. E appare ancora più
strano che, mentre si vuol chiudere Vittoria, sembra si vogliano mantenere
alcune sedi in comuni ‘politicamente più noti’ nonostante abbiano una attività
nettamente inferiore”.
“Insomma – prosegue Cascone -
serve chiarezza e trasparenza. Non è ammissibile che una società come
Riscossione Sicilia sul suo sito www.riscossionesicilia.it i non
pubblichi i bilanci annuali dal 2008 ad oggi, ed è intollerabile che in nessun
sito istituzionale né in alcun altro ufficio pubblico siano pubblicati gli
incassi e i costi annui e mensili reali disaggregati per singolo sportello. Ci
aspettiamo che il governo e i parlamentari impegnati in questa vertenza chiedano
e ottengano risposte alle nostre domande e che non si prendano decisioni che
rischiano di essere un ulteriore ostacolo all’attività delle imprese siciliane,
già in ginocchio per mille altri motivi”.
martedì 9 settembre 2014
Riscossione Sicilia: le sedi decentrate nelle due città chiuderanno il 15 settembre e resteranno aperti come sportelli polifunzionali sino al 31 ottobre. Dopo non si sa bene che cosa accadrà. Sconfessati gli annunci fatti.
Sulla
chiusura degli sportelli di Riscossione Sicilia, la soap opera
continua. Lo denunciano le Cna territoriali di Vittoria e Modica. “In
questa nostra terra – dicono i presidenti Giuseppe Santocono, con
il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio (Vittoria) e
Giovanni Colombo, con il responsabile organizzativo Carmelo Caccamo
(Modica) – nulla è più definitivo dell'incertezza, è cosa
evidente da tempo, per questo abbiamo detto e scritto di non cantare
vittoria. E' facile annunciare un successo, cosa difficile
mantenerlo. Ci risulta (il condizionale è obbligatorio) che gli
uffici di Riscossione di Vittoria e Modica chiuderanno il 15
settembre ma resteranno aperti fino al 31 ottobre non più come
ufficio decentrato ma come sportello polifunzionale dove i pagamenti
saranno effettuati solo con pos (pago bancomat) o carta di credito,
altrimenti si dovrà andare in banca o alla posta. Dopo il 31 ottobre
a Vittoria e Modica rimarrà, forse, uno sportello informativo che
aprirà una volta alla settimana. Una vittoria di Pirro che sa tanto
di presa in giro”. “Qualche parlamentare regionale – continuano
i presidenti Santocono e Colombo – si affrettava, pochi giorni fa -
annunciando la sua partecipazione alla seconda commissione del 3
settembre - a dichiarare che anche grazie al suo impegno si
sospendeva il provvedimento di chiusura degli uffici decentrati. Ma i
fatti pare che siano molto diversi rispetto agli annunci: una società
a quasi totale partecipazione regionale (riscossione Sicilia è di
proprietà della Regione per il 99,2%) ha deciso di “contravvenire
uno specifico dettato normativo assunto dall’Ars” (art. 66 della
legge regionale 21/2014) e pare anche che si rimangi quanto detto in
commissione Bilancio. Se i fatti sono questi (vorremmo tanto che
venissero smentiti) ci troviamo di fronte ad un atto di grande
prevaricazione da parte dei vertici regionali di Riscossione Sicilia
e del Governo regionale, ma soprattutto verrebbe conclamata
l'inconsistenza politica e istituzionale dei nostri cinque
parlamentari regionali. Come Cna non ci stiamo, le leggi e le
decisioni prese vanno rispettate. E' oramai evidente come ci sia una
chiara volontà di penalizzare il nostro territorio che è
rappresentato in modo poco adeguato. La nostra protesta continua e
stiamo valutando nuove forme di dissenso democratico. Nello stesso
tempo invitiamo i sindaci di Vittoria e Modica ad individuare locali
idonei, così dagli stessi preannunciato, dove poter ospitare i
dipendenti degli sportelli Riscossione”.
giovedì 4 settembre 2014
Riscossione Sicilia: la vittoria come sempre ha molti padri, tanti sono illegitimi.
“Ce
l’abbiamo fatta. Quando le lotte si portano avanti con
coscienziosità e sapendo, soprattutto, di potere contare su valide
ragioni, che sono quelle delle piccole e medie imprese, oltre che
delle famiglie, che giorno dopo giorno lottano strenuamente per
potere andare avanti, allora non bisogna disperare. Perché prima o
poi i risultati arrivano”. Lo dichiarano il presidente della Cna
territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile
organizzativo, Giorgio Stracquadanio, dopo avere appreso che il
Governo regionale ha deciso di soprassedere, per il momento, alla
chiusura delle sedi decentrate di Riscossione Sicilia, compresa
quella di Vittoria, che si sarebbe dovuto concretizzare dal 14
settembre. “L’esecutivo isolano – aggiungono Santocono e
Stracquadanio – ha impartito un preciso ordine di indirizzo a
Riscossione Sicilia, società a quasi completa partecipazione
regionale, chiedendo che nessun provvedimento, nella direzione della
soppressione delle sedi periferiche, sia per ora assunto. In quanto
occorrono approfondimenti. Non diciamo, quindi, di avere vinto
completamente la battaglia ma è comunque un importante
riconoscimento alle ragioni dei piccoli e medi imprenditori che, in
una fase così complessa per il loro futuro, non avrebbe potuto
sobbarcarsi un’altra situazione così pesante. Ringraziamo anche i
deputati regionali che, raccogliendo il nostro appello, si sono
impegnati in seconda commissione, quella tenutasi ieri, per fare
valere le ragioni di un territorio, quello ibleo, ormai bistrattato.
Il sit-in tenutosi nei giorni scorsi, voluto dalla nostra
associazione di categoria e a cui hanno partecipato tutte le forze
sociali della città, è stato emblematico circa il fatto di avere
toccato un nervo scoperto. Ripetiamo: non cantiamo vittoria, che per
la verità ha molti padri anche in parecchi sono illegittimi, ma il
segnale che ci è arrivato è già di per sé molto significativo”.
mercoledì 3 settembre 2014
Riscossione Sicilia, salva l'agenzia di Vittoria. Soddisfazione della CNA.
Anche
quella attorno alla paventata chiusura delle sedi di Riscossione
Sicilia, le decentrate per intenderci, rischiava di somigliare ad una
soap opera tutta siciliana. L’efficienza e la funzionalità di
strutture decentrate rischiava di essere mortificata a causa della
scure della spending rewiew. Ad oggi, parrebbe tutto scongiurato. A
darne notizia è la Cna di Vittoria, impegnata con forti azioni di
protesta, nei giorni scorsi, proprio per scongiurare la chiusura.
Proprio ieri mattina si è riunita la Commissione Bilancio,
all’Assemblea Regionale Siciliana, alla presenza dei sindaci di
Caltagirone, Gela, Sciacca, Termini Imerese del Commissario
straordinario del Comune di Marsala e dell’Assessore del Comune di
Vittoria, Concetta Fiore. “Ho avuto modo – spiega Giorgio
Stracquadanio della Cna – di sentire telefonicamente alcuni degli
attori presenti in Commissione. Dagli stessi ho avuto rassicurazioni
circa il “salvataggio” della sede di Vittoria e di altre
periferiche. Come organizzazione, unica a battersi per questa causa,
non possiamo che essere soddisfatti. Una battaglia che abbiamo vinto
grazie alla nostra determinazione. Siamo riusciti a far passare il
messaggio che volevamo. Il rispetto della legge. Non chiedevamo
altro”. “La legalità – chiosa Giuseppe Santocono, Presidente
della locale Cna - non è un concetto astratto, significa soprattutto
rispettare le leggi. Adesso e nelle prossime occasioni, spero che i
nostri cinque deputati rispettino il proprio ruolo, difendendo il
territorio.
Davide La Rosa
martedì 2 settembre 2014
La chiusura delle sedi di Riscossione Sicilia è una soap opera. La disposizione è stata impartita dal Governo regionale?
“La
decisione di chiudere le sedi distaccate di Riscossione Sicilia
(compresa quella di Vittoria) assomiglia sempre più ad una soap
opera. Risulta vero che questa disposizione sia stata impartita dal
Governo regionale?”. E’ quanto si chiedono, in una nota, il
presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono,
con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, che già
nei giorni scorsi avevano promosso un sit-in per contestare la
chiusura della sede cittadina della società a partecipazione
regionale. “La storia – aggiungono Santocono e Stracquadanio –
pare molto strana. Si parla di una direttiva dell’ex presidente
della società, Benedetta
Cannata, che
prevede, per l’appunto, la chiusura delle sedi periferiche della
società. Quest'atto predomina pure sulle precisa volontà del
legislatore regionale. Cosa ancora più strana pare che il Governo
regionale non avrebbe mai impartito l’indirizzo a Riscossione
Sicilia di bloccare questa direttiva. Qualcuno parla di operazione da
“cerchio magico”. Infatti, tra gli sportelli da chiudere manca
Gela, cittadina in cui ha operato politicamente l’attuale
governatore siciliano”. Intanto, mercoledì 3 settembre, la
questione sarà oggetto di confronto in commissione Bilancio e
Finanze dove saranno sentiti gli attuali vertici della Spa regionale
e forse l'assessore al ramo. Infatti, non è sicuro che l’assessore
regionale all’Economia, Maurizio
Agnello, si presenti. “Questa
operazione – dicono ancora Santocono e Stracquadanio – non può
essere gestita celatamente. L'assessore (o il presidente) dovrebbe
chiarire qual è la posizione del Governo regionale. La legalità non
è un concetto astratto, significa soprattutto rispettare le leggi.
Speriamo che i nostri cinque deputati vadano in commissione e
difendano il territorio. Finora, su questa vicenda, hanno brillato
più per il loro silenzio che per la loro determinazione”.
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