"Il
fronte principale su cui si giocano oggi la sostenibilità del debito
pubblico e il rapporto con gli investitori finanziari internazionali
è quello delle riforme strutturali e delle politiche per la crescita
economica". Lo ha detto il vice direttore centrale della Banca
d'Italia Salvatore Rossi in audizione alla Camera.
Tasse. "Abbassando
la pressione fiscale sui contribuenti in regola" si può
riavviare la crescita economica. Rossi indica nella lotta
all'evasione una nuova composizione del prelievo e nell'efficienza
dei servizi la strada per la riduzione. "Sappiamo che la maggior
sfida per il futuro sta nel riavviare la crescita economica. Il
bilancio pubblico può favorirla abbassando la pressione fiscale sui
contribuenti in regola, grazie anche a una forte azione di contrasto
all'evasione fiscale, ripensando la composizione del prelievo e la
struttura delle imposte, accrescendo l'efficienza nella produzione
dei servizi pubblici".
Iva.
"L'evasione dell'Iva resta molto ampia: aumentare il peso di
questa imposta sul totale delle entrate richiede un rafforzamento
dell'azione di contrasto all'evasione". "La conferma
dell'aumento permanente di un punto percentuale delle aliquote Iva
riflette l'esigenza di ridurre il disavanzo di bilancio limitando gli
effetti distorsivi sull'economia"
Misure
correttive.
La legge di stabilità "aumenta lievemente il disavanzo del
2013, di poco meno di 3 miliardi, portandolo all'1,8 per cento del
Pil; in termini strutturali, non verrebbe comunque meno l'impegno al
pareggio" preso con l'Ue." Nel biennio successivo la legge
non modifica i saldi del quadro tendenziale: si lasciano emergere
lievi disavanzi strutturali, ancorché nei margini di tolleranza
concessi dalle regole europee". "Ciò restringe gli spazi
di sicurezza che è opportuno avere in un contesto di incertezza
sulle prospettive di crescita e di volatilità dei mercati. Potrebbe
essere prudente prevedere, eventualmente in primavera, quando sarà
riconsiderato il profilo programmatico e qualora la ripresa
dell'economia già si preannunciasse, contenute misure correttive -
auspicabilmente connesse con il processo di revisione della spesa -
tali da assicurare il pareggio in termini strutturali anche dopo il
2013".
Irpef. Le
misure sull'Irpef compensano parte del drenaggio fiscale dell'ultimo
quinquennio e riducono leggermente il cuneo fiscale sul lavoro, ma
non arrecano benefici ai contribuenti con redditi inferiori alla
soglia di esenzione dall'imposta.
Fisco. "Riconsiderare
una a una tutte le agevolazioni fiscali e domandarsi se siano ancora
utili". "Un regime di tassazione con aliquote più basse e
agevolazioni meno numerose e più semplici riduce le distorsioni,
accresce la trasparenza e stimola lo sviluppo economico. Gli
interventi delineati si muovono in questa logica. Occorre proseguire
su questa strada, seguendo un metodo non dissimile da quello della
spending review".
Tobin
tax. "Sarà
opportuno valutare eventuali affinamenti alla luce delle azioni
intraprese dagli altri paesi e dell'esigenza di evitare fenomeni
di disintermediazione del sistema finanziario italiano".
Tasse
locali. "Vi
è il rischio che molti enti decentrati, per compensare gli effetti
sulla quantità e qualità dei servizi forniti, inaspriscano
l'imposizione fiscale locale". "L'evidenza finora
disponibile con riferimento alle aliquote dell'Imu deliberate
dai Comuni suffraga la rilevanza del rischio" che nel
prossimo futuro aumentino le tasse locali”. "In
prospettiva sarebbe opportuno completare il processo di decentramento
dotando gli enti di una sufficiente autonomia impositiva, a fronte
però di entrate trasferite dal centro che siano circoscritte a
finalità perequative e siano definite ex ante. La maggiore autonomia
si dovrebbe accompagnare con adeguate forme di responsabilizzazione e
di trasparenza". E "in questa direzione muove il recente
decreto del Governo in materia di finanza e funzionamento degli enti
territoriali".
Manovra.
"Bisogna che il governo, e sicuramente lo farà, guardi come
vanno le variabili in corso d'anno e prenda le misure opportune".
Nel corso dell'audizione Rossi aveva sollecitato ad avere
"attenzione" sull'andamento dei conti negli ultimi mesi
dell'anno, cosa che ha provocato le domande di alcuni
parlamentari. "Non abbiamo motivi di allarme - ha detto Rossi -
per quanto riguarda il profilo di fabbisogno finanziario e il
profilo delle entrate tributarie, si può rispettare l' impegno (del
deficit) se c'è accelerazione del gettito negli ultimi mesi, che è
nell'ordinario comportamento stagionale. L'obiettivo di non deludere
i partner europei sul nostro impegno al pareggio di bilancio è
talmente importante, che bisogna raddoppiare l'attenzione".
Al
termine dell'audizione il vice direttore generale di Bankitalia ha
affermato "Un primo passo che va nella direzione giusta.
Altri passi devono seguire. Questo è il nostro pensiero".