Arturo Di Modica (foto tratta da Google Immagini)
Cos'è la genialità? La genialità è Arturo Di Modica che nella notte del 16 dicembre 1989, senza farsi troppi scrupoli, con l’aiuto di una gru e di un camion, nella piazza antistante la Borsa di New York (il tempio della finanza mondiale), in assenza di alcuna autorizzazione, piazza la sua opera, la scultura più provocatoria e geniale del secolo: un enorme toro in bronzo che cerca di rialzarzi e di caricare. In quella scultura c'è tutta l'essenza dell'essere Vittoriese: cadere (per colpa tuo o perchè altri ti hanno fatto cadere), rialzarzi e ripartire con determinazione, facendo tesoro degli errori. La sua scultura, il "Charging Bull ", dopo la Statua della Libertà, è il monumento più visitato a New York. Ha superato persino l’Empire State Building. E' tappa obbligata per i milioni di turisti che prima del Covid affollavano la grande mela.
Stava lavorando ad un progetto per la sua Vittoria. Due cavalli in bronzo alti 40 metri che si uniscono ad arco. Un opera da istallare sopra il fiume Ippari. Li aveva battezzati "Fighting horses", cavalli in combattimento. Anche quest'opera raffigurava con forza tutta l'essenza dell'essere Vittoriese. Era l'ambizioso regalo che voleva lasciare alla sua terra, alla sua Vittoria. Non ce la fatta. Il tumore che da tempo aveva fiaccato il suo fisico, ma non il suo estro, se lo è portato via.
Foto tratta da Google Immagini
È stato geniale, disubbidiente, ambizioso, come pochi nel mondo; ma prima di tutto è stato generoso, soprattutto con la sua terra che non ha mai, MAI, trascurato. E' quì, a Vittoria, che ha realizzato il suo laboratorio, dove forgiava le sue opere. Qualcuno ha scritto di lui: "Ha visto il mondo come altri non l'hanno visto e ha dato al mondo molto di più di quello che ha avuto e visto." Tutto questo non è più. Anche se le sue opere rimarranno per sempre il mondo è comunque diventato più povero.
Ciao "ARTIGIANO VISIONARIO", la terra con te ha l'obbligo di essere lieve.