“Imballaggi
e trasporto, due pezzi fondamentali della filiera agricola. Senza
cassette e senza camion non c'è ortofrutta che possa muoversi da
questa terra. Settori strategici, fondamentali, che le economie
mafiose hanno sempre provato a monopolizzare”. A dirlo sono Rocco
Candiano e Giorgio Stracquadanio, rispettivamente presidente e
responsabile organizzativo della Cna comunale di Vittoria. I quali
aggiungono: “Per quasi vent'anni c'è stata una sorta di pace tra
pezzi importanti di questi settori, non sono mancate a volte certe
fughe in avanti, certe "fiammate", ma tutto rientrava
velocemente. Dopo il tentato omicidio delle ultime ore forse
qualcosa, all'interno di certi equilibri, si è rotto? La città non
può ripiombare nel buio degli anni '80 e '90. Le istituzioni, gli
organi inquirenti, stanno lavorando, sono attente, ma forse
dovrebbero provare a sostenere di più quei percorsi che vogliono
incidere e che vogliono liberare le numerose economie sane. Dopo
l’ultimo atto violento e preoccupante la più grande minaccia che
la città rischia di correre è che chi di dovere non continui a
vedere quello che deve essere visto: la filiera dell’ortofrutta è
inquinata e per questo motivo deve essere profondamente bonificata”.
“Per fare ciò – proseguono Candiano e Stracquadanio – serve
reprimere le economie criminali e le loro collusioni, ma serve anche
sostenere con determinazione le molte imprese sane che per paura e
per le difficoltà della crisi sono sempre rimaste, colpevolmente,
remissive. Servono misure che facilitino l’accesso al credito
agevolato, servono provvedimenti fiscali che sostengano reti e nuovi
sistemi di commercializzazione, serve far ripartire il lavoro
produttivo. Non avviare questi nuovi percorsi significa far diventare
Vittoria, in modo definitivo, una città di gente impaurita,
rassegnata e ripiegata su se stessa”.