Un danno alle “imprese reali”, un rischio per i cittadini consumatori,
un problema per lo Stato e le amministrazioni locali. Sono gli effetti dell’abusivismo.
Un fenomeno che sta assumendo dimensioni preoccupanti, mai raggiunte prima
d’ora, e che sta colpendo con forza anche l’area ipparina. Questo il senso
della forte denuncia delle Cna territoriali della zona in questione i cui
vertici hanno tenuto stamane una conferenza stampa nella sede di Comiso. Erano
presenti Carmelo Basile e Roberto Bordonaro per la Cna di Santa Croce, Giuseppe
La Terra e Giorgio Stracquadanio per la Cna di Vittoria, Giovanni Calogero e
Salvatore La Rosa per la Cna di Comiso. Ma chi è l’“abusivo” che fa concorrenza
sleale alle “imprese vere”? “In genere – hanno sottolineato i rappresentanti
dell’associazione di categoria – sono persone che non hanno la qualifica
richiesta ed esercitano senza osservare le precauzioni di igiene e di sicurezza
previste dalle norme o ex titolari d'imprese che travolti da debiti esattoriali
hanno chiuso l'attività e la continuano in nero. Questi soggetti sono dei veri
latitanti per il fisco, per l'Inps, per la Camera di Commercio, per il Comune.
Tutti sanno dove si trovano ma nessuno li blocca”. Sono stati forniti anche
alcuni dati specifici. Sono 1.780 le imprese artigiane attive nel comprensorio
Acate, Comiso, Santa Croce e Vittoria (950 a Vittoria, 610 a Comiso, 110 ad Acate, 110 a Santa Croce). Dall’1
gennaio 2015 ad oggi sono state presentate in tutta la provincia oltre 680 domande
di cessazione all'Albo artigiani. Circa 220 solo nel comprensorio in questione.
Esclusi i pochi che hanno chiuso perché sono andati, legge Fornero permettendo,
in pensione, molte sono le attività che continuano in nero. “A gennaio – hanno
spiegato i vertici delle Cna territoriali – organizzeremo una prima manifestazione
per coinvolgere e sensibilizzare i Comuni, le principali istituzioni presenti
sul territorio. E’ opportuno che si registri una inversione di tendenza per
frenare il fenomeno in questione”.
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giovedì 15 dicembre 2016
L’abusivismo nell’area ipparina ha raggiunto dimensioni mai viste prima d’ora. La forte denuncia delle varie Cna presenti in zona: “Pronti a promuovere una manifestazione per coinvolgere gli enti locali territoriali ad intervenire”
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sabato 3 dicembre 2016
La Cna di Vittoria incontra l'amministrazione. "Lo sviluppo economico passa dal rilancio dell'edilizia"
Rilanciare il settore dei lavori pubblici, e più in generale il
comparto dell'edilizia, costituisce un insostituibile volano per l’economia di
Vittoria. Questa la sintesi dell'incontro che la Cna territoriale ha avuto con
il sindaco Giovanni Moscato e l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Nicastro. Un
rilancio necessariamente legato alla presenza di progetti, gli unici strumenti
che permettono di accedere, tramite bando, ai fondi comunitari, nazionali e
regionali. L'assessore Nicastro ha assicurato che alcuni progetti sono stati
già elaborati dagli uffici mentre altri sono in fase di definizione. “In
particolare – spiegano il presidente della Cna territoriale di Vittoria,
Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – ci
è stato riferito che per quanto riguarda rete idrica, depuratore, piano
traffico e piano spiagge si sta lavorando per completare e aggiornare gli
elaborati. Abbiamo chiesto di accelerare i tempi perché la commissione europea,
solo per la Sicilia, ha stanziato 3,41 miliardi di euro. Una parte consistente
di queste somme deve essere impiegata per il trattamento delle acque reflue e
l’approvvigionamento idrico. Nel corso dei primi mesi del 2017 usciranno i
primi bandi. Vittoria deve centrare questi obiettivi che sono importanti per la
città, per le sue economie e in particolare per le tante attività del comparto
costruzioni. Abbiamo anche sottolineato l'importanza del riuso e della
riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. In questi ambiti c'è molto
lavoro per le nostre imprese artigiane, per questo abbiamo rimarcato
l'importanza di affrontare anche questioni relative alle finalità e al ruolo
del social housing e degli investimenti sulle nuove politiche per l’abitare.
Naturalmente a queste misure va associata una politica di riduzione degli oneri
di urbanizzazione che la città attende. E’ stato quindi un confronto franco,
chiaro, sereno che avrà un seguito perché come Cna riteniamo che il settore
delle costruzioni sia davvero una parte strategica della nostra economia. E per
questo intendiamo stimolare l'amministrazione da una parte ad investire sulle
opere pubbliche, dall'altra ad adottare incentivi e agevolazioni che spingano
l'edilizia privata”.
martedì 25 ottobre 2016
Le Cna territoriali di Comiso, Santa Croce e Vittoria decidono di proclamare lo stato di agitazione contro l’abusivismo imperante.
Adesso basta. Proclamato lo stato di agitazione
contro l'abusivismo imperante. Questa la decisione presa dai direttivi delle
Cna territoriali di Comiso, Santa Croce Camerina e Vittoria, alla presenza del
presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, che si sono riuniti
venerdì scorso nella sede casmenea dell’associazione di categoria. Ogni giorno
le piccole imprese di differenti settori economici, che operano nella legalità,
competono a viso aperto investendo e sopportando un carico fiscale che supera
il 60% annuo. Di contro si trovano come concorrenti attività invisibili al fisco
e ad ogni tipo di controllo. Una competizione assurda che vede sempre e solo
l’affermazione economica delle seconde sulle prime. Si è affermato un principio
illogico: rispettare le regole è da cretini. La cosa ancora più fastidiosa è
l'eccessiva tolleranza delle istituzioni verso queste attività. Tutti conoscono
la situazione, ma nessuno prende uno straccio di iniziativa a contrasto. “Viceversa
– spiegano dai direttivi delle Cna territoriali che hanno animato l’incontro in
questione – registriamo un'intolleranza eccessiva nelle piccole infrazioni di
chi opera nella legalità, anche in un momento così complicato della nostra
economia. Perché tutta questa indulgenza verso la totale illegalità? Come mai
tanto accanimento verso le piccole infrazioni di chi fa impresa legalmente? La
misura è colma. Inizieremo a spronare le strutture istituzionali più vicine: i
comuni. Chi opera nel sommerso spesso non paga neanche le imposte comunali. Le
amministrazioni vogliono continuare a coprire queste "forme
d'impresa"? E' arrivato il momento di affrontare questo problema trovando
più soluzioni: dalle misure per l’emersione, alle denunce verso gli organi
preposti. Rinunciare significa ammettere che l'abusivismo nei fatti viene
elevato a nuovo modello di sviluppo di questo territorio”.
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giovedì 20 ottobre 2016
Crisi in agricoltura, la Cna territoriale di Vittoria: “Gli operatori del settore degli imballaggi e dell’impiantistica in grave difficoltà. La crisi del prezzo prevede indennizzi solo per le imprese agricole”
“La
caduta dei prezzi di diversi prodotti agricoli rispetto allo scorso anno, in
particolare pomodoro e zucchina, due articoli che dovrebbero avere in questo
periodo un prezzo alla produzione molto più elevato (si veda la differenza tra
la mercuriale 2015 e 2016), tiene in allarme alcuni settori a servizio della
serricoltura. In particolare gli operatori del settore degli imballaggi e
dell'impiantistica risultano essere fortemente preoccupati”. A sottolinearlo il
presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il
responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. I quali aggiungono: “Molte
imprese agricole hanno ordinato e ritirato imballaggi sia in legno che in
cartone ma gli incassi ottenuti dalla vendita dell'ortofrutta non permettono di
regolarizzare o saldare le commesse. Stessa cosa per gli impiantisti che hanno
effettuato manutenzioni agli impianti idrici/elettrici di molte aziende
agricole e attendono di essere pagati. Come sempre l'ennesima crisi del prezzo
si scarica anche sulle imprese al servizio della produzione agricola. Molte
attività di produzione imballaggi, proprio per i mancati incassi, sono in
procinto di avviare un ridimensionamento del personale. E' venuto il momento di
dirlo forte e chiaro: la filiera agricola va guardata nella sua interezza. La
crisi del prezzo spesso prevede forme di indennizzo solo per le imprese
agricole. Non sarebbe il caso di cominciare a guardare anche le altre forme di
impresa che da sempre rimangono al palo?”.
giovedì 6 ottobre 2016
Autoporto di Vittoria, struttura non del tutto collaudata. Serve programmare un modello di società di gestione.
La
Cna territoriale di Vittoria ha tenuto un primo incontro con l'amministrazione
Moscato sul futuro dell'autoporto di Vittoria. “Abbiamo appreso dall'assessore
Paolo Nicastro e dal dirigente Angelo Piccione – dicono il presidente, a
livello territoriale, dell’associazione di categoria, Giuseppe La Terra,
assieme con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – che la
struttura ancora non è stata collaudata integralmente e che le verifiche
termineranno orientativamente tra un paio di mesi. Esiste una delibera del 20
aprile scorso, fatta quindi dalla Giunta precedente, che dava un indirizzo per
come gestire il primo stralcio dell'opera. Nell'atto si legge che l'opera
“venga affidata con procedura ad evidenza pubblica … nelle more
dell'espletamento della procedura … di affidare la gestione provvisoria, senza
oneri né canoni ma con l'accollo delle spese di gestione ordinaria per un
periodo minimo di mesi dodici (eventualmente prorogabili di ulteriori sei mesi)
a soggetti da individuare con una forma di procedura semplificata ...”.
Quest'atto in parte è superato perché nel frattempo è intervenuta la nuova
normativa, decreto legislativo n.50 del 18/04/2016, che cambia nella sostanza
il bando e l'affidamento”.
“La
Cna – continuano La Terra e Stracquadanio – ha sempre sostenuto che l'opera,
essendo stata realizzata con fondi pubblici, dovrebbe rimanere in parte sotto
controllo pubblico. Naturalmente non abbiamo alcuna pregiudiziale e siamo
aperti al confronto. Agli amministratori è stato evidenziato come la Società
Interporti Siciliana (Sis), società ad intero capitale pubblico, gestisce e
programma alcune importanti infrastrutture logistiche regionali. Abbiamo
inoltre invitato l'amministrazione, nelle more che i collaudi dell'opera siano
completati, a verificare sia con la Sis ma anche con le altre istituzioni
(Comuni vicini) se esiste la volontà di avviare un soggetto che guardi alla gestione
dell'opera che servirà un’area che ricade in uno dei due assi logistici
siciliani: Gela, Caltagirone, Catania; un’area che sta avendo un particolare
sviluppo nella movimentazione delle merci e ha bisogno di potere contare su
piattaforme ampie e funzionali”.
Per
quando riguarda il secondo stralcio dell'opera, l'assessore Nicastro ha fatto
presente che è stata avviata una interlocuzione positiva con la Regione.
“Abbiamo evidenziato – dicono ancora La Terra e Stracquadanio – che l'autoporto
di Vittoria e l'interporto di Catania sono le uniche due opere realizzate,
delle nove previste dall'accordo di programma sui trasporti e la logistica,
quindi se le somme delle altre strutture non si sono volatilizzate potrebbero
essere utilizzate per completare definitivamente l'opera. Eravamo e siamo
coscienti che realizzare e far partire quest'opera era ed è un'impresa
complicata, ma questo territorio non può permettersi che una struttura così
strategica diventi una cattedrale nel deserto delle incompiute siciliane. Non
abbassiamo la guardia e stimoleremo positivamente l'amministrazione affinché
l'autoporto diventi una realtà”.
lunedì 3 ottobre 2016
Che fine ha fatto il Paes di Vittoria? Il sindaco verifichi che cosa sta accadendo. Il rischio è di perdere i fondi
Che
fine ha fatto il Paes (Piano d'azione d'energia sostenibile) di Vittoria? E’
l’interrogativo che si pongono il presidente della
Cna territoriale, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo, Giorgio
Stracquadanio. “Abbiamo controllato nel sito dove tutti i piani presentati
vengono classificati (http://www.pattodeisindaci.eu/actions/sustainable-energy-action-plans_it.html)
- dicono i due – e abbiamo scoperto che dal 29 gennaio 2015 - data in cui il
consiglio comunale approvò lo strumento - è ancora in corso di valutazione.
Eppure i tempi previsti per l'analisi dovevano essere tra i sei e nove
mesi. Inoltre, i piani dei Comuni vicini approvati nello stesso periodo sono stati
già valutati positivamente e sono in via di finanziamento. Cosa è successo?
Domanda che giriamo con una certa preoccupazione ai neo amministratori. Il Paes
potrebbe essere un ottimo strumento in grado di rimettere in movimento la
filiera del settore costruzioni a Vittoria. Da più parti si sottolinea con
forza che per far ripartire questo comparto si dovrebbe puntare su
politiche che mirano alla riqualificazione del tessuto
edilizio facilitando il riuso e la ristrutturazione. La città costruita
dovrebbe diventare più sostenibile ed energeticamente più attiva. A
Vittoria serve una spinta che modifichi radicalmente il modo di operare sia dei
professionisti che delle imprese del comparto. I fondi del Paes, anche se
insufficienti, potrebbero stimolare il settore il quale, pur vivendo una crisi
profonda, rimane fortemente ancorato a vecchie logiche costruttive che gli
impediscono di evolversi, progredire e modernizzarsi. Come Cna non nascondiamo
una certa preoccupazione per questa mancata valutazione. Invitiamo il neo sindaco
a sollecitare urgentemente il Centro Comune di Ricerca (Ccr) della Commissione
europea responsabile dell’analisi dei Paes. Verifichi come mai il Piano
d'azione di Vittoria non è stato ancora valutato dopo quasi due anni e se c'è
la possibilità di sbloccarlo. Recuperare questa opportunità sarebbe qualificante
per l'amministrazione, per le imprese del settore e per il territorio tutto”.
lunedì 26 settembre 2016
AUTOPORTO DI VITTORIA: QUALE FUTURO?
Pubblichiamo la lettera aperta che il presidente della CNA di Vittoria ha inviato al Sindaco e per conoscenza al Presidente del Consiglio Comunale
Lettera
aperta al Sindaco
avv.
Giovanni Moscato
Sig.
Sindaco
il
mercato ha un nuovo regolamento. Nel bene o nel male (il giudizio lo
deleghiamo ad altri) la nostra organizzazione ha contribuito a
modificare alcuni articoli che erano nella bozza proposta
dall'Amministrazione. Abbiamo anche avviato un dibattito, portando
alla luce storiche anomalie che devono trovare una soluzione (la sua
maggioranza ha preso un impegno in tal senso). E comunque, siamo
d'accordo con Lei: la strada del rilancio economico di questa città
non passa per un regolamento ma si snoda per altre vie. Lo
sviluppo dell'autoporto
di Vittoria
è una di queste.
Stiamo
parlando di una struttura che rientra nell'asse logistico Gela,
Caltagirone, Catania e dovrebbe intersecarsi con l'Aeroporto di
Comiso e il Porto di Pozzallo.
A tutti è noto quale impegno ha messo la Cna nel volere la
realizzazione di quest'opera. Basti
pensare come
delle nove strutture individuate dalla pianificazione regionale
soltanto due sono state realizzate: il
primo stralcio dell'autoporto di Vittoria
e poi parte dell'interporto di Catania. Quest'opera anche se monca
(secondo
stralcio ?),
è strategica per la rinascita di questo territorio. Lo diciamo da
anni: questo pezzo di Sicilia ha tutte le caratteristiche per
diventare un importante quadrante logistico, cioè il punto di
incontro ideale per il trasporto merci stradale , marino e aereo che
si muove in questa parte del Sud-Est. La movimentazione di merci e
prodotti è la nuova opportunità economica che ha questa terra. Per
fare decollare questo settore, servono politiche in grado di adeguare
l'attuale sistema economico a funzioni logistiche che siano in chiave
di completamento e di ridisegno produttivo di quest'area. Di fronte a
questo scenario le istituzioni (Comune di Vittoria su tutte) non
possono restare ferme, devono avere un ruolo guida. La Cna, come
sempre, avanza una proposta: affidare
l'autoporto ad una società di gestione che sia la risultante dei
vari soggetti presenti nel territorio (comuni della zona, Camera di
Commercio, Regione Sicilia, privati ...) che si interfacci con la
Società Interporti Siciliani (SIS).
Abbiamo
appreso dalla stampa che l'Amministrazione sta lavorando
all'impostazione di un “bando che porta all'affidamento
definitivo del bene”. La cosa ci fa molto piacere.
Naturalmente, se è possibile e se c'è ancora tempo, vorremmo
avviare un confronto con la sua Amministrazione per capire quali
tracce si stanno seguendo nella redazione di questo bando e se le
stesse possono intersecarsi con la nostra proposta.
Certi
della sua sensibilità e sicuri di una sua convocazione porgiamo
cordialità.
Vittoria,
24/09/2016
Il
Presidente
Giuseppe
La Terra
giovedì 18 agosto 2016
Zona artigianale di Vittoria, biglietto da visita e non area di degrado.
Pulire,
salvaguardare e curare la zona artigianale non può e non deve essere
un evento sporadico o straordinario, ma un impegno costante nel tempo.
Questo è ciò che alcuni titolari di imprese artigiane insediate
nell'area hanno detto al vice sindaco Andrea La Rosa, il quale dopo
le sollecitazioni della CNA ha voluto effettuare una visita
nell'insediamento. L'area artigianale versa nuovamente in uno
stato di forte abbandono. Qualche giorno fa abbiamo pubblicando
alcune foto su Facebook per evidenziare il degrado in cui questa struttura è ricaduta. Pensiamo sia giusto avviare, in modo definitivo, un
sostanziale cambio di rotta. Gli imprenditori artigiani insediati
hanno sostenuto investimenti significativi e ricevono giornalmente la
vista di rappresentanti di varie aziende e diversi clienti. I loro sforzi e la loro capacità vengono mortificati dallo stato di
abbandono in cui l'area ciclicamente precipita. L'incuria della zona
non è un buon biglietto da visita né per le imprese che vi
operano, né per la città. Per tale motivo la CNA ha sollecitato la nuova
amministrazione e per questo, oggi, una delegazione di
imprenditori artigiani dell'area ha accolto il vicesindaco La Rosa. L'amministratore ha garantito che a breve riprenderà la raccolta dei rifiuti solidi
urbani e ha fatto sapere che l'ass. Nicastro ha già stabilito un
piano di manutenzione e pulizia dell'area che partirà fra pochi
giorni.
Come
CNA auspichiamo di poter incontrare o sollecitare la nuova amministrazione non solo per problemi ordinari, ma per individuare
soluzioni che puntino a valorizzare il nostro territorio, le sue
infrastrutture e a farlo ripartire economicamente.
lunedì 11 luglio 2016
La Cna territoriale di Vittoria incontra il sindaco Moscato.
Una
delegazione della Cna territoriale di Vittoria ha incontrato venerdì
scorso il neosindaco Giovanni Moscato e l’assessore all'Urbanistica
Paolo Nicastro. L'incontro, chiesto dall’associazione di categoria,
è stato essenzialmente incentrato sulle domande che la Cna aveva già
posto ai due candidati a sindaco che si confrontavano al
ballottaggio. E’ stato ribadito, in particolare, che se c'è una
maggioranza di cui si parla poco in città è quella delle
microimprese. A questo universo di realtà produttive Vittoria deve
tutto. Oltre il 60% degli addetti è impiegato in piccole attività
artigianali, commerciali e agricole e la nuova Amministrazione è
stata invitata a guardare con molta attenzione a questo mondo se nel
proprio programma politico intende rilanciare economicamente la
città. I temi affrontati sono stati: la riqualificazione della zona
artigianale che è sempre più un’area desolata e poco valorizzata
dove le imprese insediate hanno fatto investimenti significativi che
non trovano però nessuna valorizzazione; snellimento burocratico e
abusivismo che abbraccia diverse attività. In proposito è stato
chiesto al sindaco di sostenere con forza la Cna provinciale di
Ragusa che da tempo è impegnata nel contrasto a questo fenomeno
oltre che di attivarsi anche a livello locale con gli uffici comunali
preposti e con i vigili urbani. Altro argomento affrontato il terzo
polo industriale, struttura in parte finanziata con i fondi ex
Insicem, oramai diventata un miraggio che si allontana sempre più.
Sia il sindaco che l'assessore Nicastro hanno sottolineato
l'importanza delle prime richieste avanzate dalla Cna e hanno voluto
rilevare che per la nuova Amministrazione il confronto con le
categorie produttive è fondamentale. Il sindaco ha voluto rimarcare
come per lui il terzo polo industriale sia una priorità e non
intende rinunciare alla struttura oltre a non volere perdere i
finanziamenti. Inoltre è precisa volontà del primo cittadino
istituire consulte tematiche che individuino soluzioni per alcuni
problemi come ad esempio la riqualificazione dell’area artigianale,
il terzo polo, la questione della tassazione alle piccole e medie
imprese e per questo intende coinvolgere la Cna. Sull'abusivismo e
sullo snellimento burocratico il sindaco, oltre a sostenere la Cna
provinciale, intende attivarsi immediatamente con i propri uffici.
“La nostra organizzazione – affermano il presidente Giuseppe La
Terra e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio - nel
confermare che il successo e la crescita delle microimprese dipende
dal loro sentirsi parte integrante di una società che li rispetta e
li valorizza, si è resa disponibile su temi specifici ad avviare una
collaborazione attiva con la nuova amministrazione”.
sabato 2 luglio 2016
L'abusivismo non può essere il nuovo modello di sviluppo
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giovedì 16 giugno 2016
Il candidato a sindaco Aiello risponde alle nostre domande
Rispondo alle Vostre domande,
premettendo che non solo condivido il concetto che il successo e la
crescita delle microimprese dipende dal loro sentirsi parte
integrante di una società che li rispetta e li valorizza, ma penso
anche che il successo di una città come la nostra è strettamente
legato a quello della microimprenditorialità, alla sua capacità di
innovarsi e di rendersi protagonista e forza trainante per l’intera
società.
In Europa la globalizzazione sta
distruggendo la realtà delle microaziende che hanno sempre meno
spazio e la domanda fondamentale alla quale dobbiamo dare risposte
adeguate è: come fare per evitare questa catastrofe? Nelle sue
limitate possibilità e in concertazione con le associazioni di
categoria una Amministrazione comunale deve mettere in atto ogni
iniziativa per salvaguardare e adeguare alle nuove esigenze un
tessuto socio-economico specifico della nostra cultura e della nostra
tradizione.
Nelle risposte alle Vostre domande
potrei furbscamente dire tutto e il contrario di tutto, ma sarò
breve e diretto e non andrò al di là di quanto già contenuto nel
mio programma e di quanto sarà possibile effettivamente realizzare
con il bilancio comunale: non possiamo permetterci, come diciamo in
dialetto, “i vizi d’o generali cc’a paia d’o surdatu”.
Domanda n.1. Abusivismo.
La nostra Organizzazione ritiene che
una buona Amministrazione ha il dovere di combattere l’illegalità
e in primis tutte le forme di abusivismo, in quanto aggredisce le
imprese sane, attacca l’economia e infanga l’immagine dell’intero
territorio. I diritti di chi svolge un'attività onestamente, che
vengono continuamente offesi da coloro i quali agiscono nel torbido,
vanno tutelati SI o NO? Tutti conoscono la situazione ma nessuno fino
ad oggi ha mai preso alcuna iniziativa. Perché si ha tutta questa
tolleranza? Come mai si è intolleranti con le piccole infrazioni di
chi continua ad operare nella legalità anche in un momento così
complicato? Non pensate che sia arrivato il momento di affrontare
questo problema trovando più soluzioni? (dalle misure per
l’emersione alle denunce agli organi preposti)
Premesso che ritengo giusto che tutti i
problemi vadano risolti attraverso un confronto con le categorie
interessate, indubbiamente se stiamo facendo della LEGALITA’ la
nostra bandiera non sarà tollerata alcuna forma di abusivismo
commerciale. Non si possono chiudere gli occhi davanti a una realtà
come quella cittadina che consiste in una sorta di suk a cielo aperto
e distribuito disordinatamente e senza alcun controllo su tutto il
territorio urbano.
Ovviamente il primo segno di attenzione
sarà rivolto alle piccole imprese già operanti legalmente nel
settore commerciale, studiando assieme alle organizzazioni di
categoria delle forme premiali di agevolazione finanziaria e
burocratica, anche con il supporto delle strutture
dell’Amministrazione comunale, che dovrà pertanto affiancare e
aiutare gli operatori e non essere vista come una pura e semplice
“controparte”.
L’abusivismo è un male endemico che
bisogna debellare. Se ne parla da decenni, ma in proposito le
Amministrazioni che si sono succedute hanno perseguito linee
discontinue. I danni provocati al bilancio pubblico sono notevoli, ma
più gravi sono i danni nei confronti degli operatori legittimi e dei
consumatori, che ricevono prestazioni taroccate, non a norma, se non
addirittura pericolose, quando riguardano settori che intercettano il
tema della sicurezza, sia alimentare e di cura della persona, che
impiantistica.
Il problema va superato col sistema
della concertazione con le Associazioni di categoria, con
l’informazione ai cittadini e con la messa in campo di mirate
azioni di contrasto, per esempio con l’istituzione di un apposito
gruppo di intervento della Polizia municipale contro l’abusivismo
nel settore del commercio e dell’artigianato. Questo progetto va
seguito con l’istituzione di un gruppo di lavoro misto, presieduto
da un rappresentante di categoria che sia riconosciuto come
interlocutore di riferimento dall’Amministrazione.
Il rischio rimane quello sempre quello
delle affermazioni generiche e di principio non seguite dai fatti.
Noi cercheremo di essere coerenti e consequenziali.
Sarà utile in questo contesto
affrontare anche il tema dell’illegalità nel settore commerciale,
a partire dalla doppia attività al mercato ortofrutticolo, sino alle
diverse forme di abusivismo spicciolo. Riguardo a quest’ultimo
tema, sarà necessario (come è previsto nel mio programma) definire
delle aree per i mercatini rionali e nella frazione di Scoglitti,
dotandole dei servizi e spazi necessari all’esercizio dell’attività
commerciale “ambulante a posto fisso” in condizioni di
igienicità, di possibilità di controllo annonario e fiscale, con le
massime garanzie per i cittadini e per gli esercenti, supportando e
favorendo la “migrazione” dell’abusivismo verso la legalità.
Per dette aree sarà predisposto un
apposito piano igienico-sanitario non solo riguardo la merce in
vendita, ma anche riguardo il corretto smaltimento dei rifiuti e
degli imballaggi (e questo è un problema di carattere più
generale).
Le stesse misure, adeguatamente
adattate, saranno applicate a tutte le fiere che si svolgono
all’interno dell’area fieristica EMAIA.
Saranno incentivate le attività
commerciali di prodotti “a chilometro zero”.
Domanda n.2. Edilizia.
Per la CNA va fatta la scelta di
puntare al consumo zero di nuovo territorio indirizzando la domanda
di crescita verso il patrimonio edilizio non utilizzato o da
riconvertire. Questo passaggio è oltremodo strategico in un contesto
imprenditoriale come il nostro in cui le imprese e le professioni del
settore costruzioni rappresentano una fetta importante delle attività
vittoriesi, che vanno coinvolte nel progetto di valorizzazione e
riqualificazione urbana dei quartieri (rifacimento prospetti e pareti
esterne, piano colore, manutenzione delle strade, manutenzione degli
impianti idrici e fognari, creazione di aree a verde pubblico, piazze
….) e rivisitazione del modo di costruire sempre più orientato a
immobili serviti da fonti energetiche rinnovabili, di maggiore
sicurezza sismica e di bioedilizia, prevedendo una serie di
regolamenti e agevolazioni che abbiamo già proposto. Vorremmo
sentire senza tanti preamboli cosa intendete fare?
Il principio cardine dell’attività
amministrativa sarà costituito dalla chiusura totale all’affarismo
legato alle problematiche della pianificazione urbanistiche. Il PRG
appartiene alla Città, è di tutti e deve essere sostenuto dalla più
ampia e autentica partecipazione di tutti.
Diciamo “basta!” ai riti formali
messi in campo per coprire lordure e porcherie, a cominciare dalle
varianti su richiesta individuale, contrattate in studi privati
piuttosto che nelle sedi istituzionali in condizioni di assoluta
trasparenza.
Occorre pertanto chiudere rapidamente
la disdicevole vicenda della variante al PRG, azzerando le incursioni
privatistiche di affaristi, inglobate nella proposta iniziale dalla
precedente Amministrazione, salvaguardando le indicazioni a suo tempo
espresse dai Consigli comunali con l’approvazione delle
linee-guida.
Parallelamente alla variante, andranno
perseguite altre due linee d’azione: l’avvio delle procedure per
arrivare a un nuovo PRG “a consumo zero di territorio” e
contemporaneamente, dare riscontro alle svariate problematiche
urbanistiche ed edilizie finora rimaste irrisolte con la
ridefinizione attualizzata dei piani di recupero, in parte già
redatti; la rilevanza centrale che verrà data ai piani di recupero
consentirà la soluzione di molte criticità del territorio (ad es.
fascia litoranea e lotti interclusi).
Ritengo doveroso alleggerire gli
attuali oneri di urbanizzazione per mezzo di un relativo ricalcolo.
Reputo necessario sottrarre
l’approvazione dei progetti (fatte salve le procedure semplificate
previste dalla Legge) alla sola valutazione degli Uffici,
ripristinando la Commissione Edilizia Comunale.
Rientra nel programma l’abbattimento
delle barriere architettoniche pubbliche e private, la cui attuazione
sarà il presupposto indispensabile per l’avvio di qualunque
attività edilizia, per garantire l’accessibilità totale entro il
quinquennio. In quest’ottica sarà realizzato un piano per
l’accessibilità dei marciapiedi cittadini e dei locali pubblici.
Sarà prevista una premialità
tributaria temporanea per le iniziative private che prevedano
l’adozione di nuove tecnologie finalizzate al risparmio energetico
e alla diminuzione dell’impatto ambientale, nonché per le aziende
di nuova formazione che si muovano nella stessa logica, al fine di
incentivare modalità costruttive tendenti negli anni alla
realizzazione di “edifici a energia quasi zero”.
Vengono individuate come obiettivo
strategico di sviluppo la riconversione e l’utilizzazione del
patrimonio edilizio esistente, coinvolgendo le imprese e le
professioni del settore costruzioni nella valorizzazione e
riqualificazione urbana dei quartieri. Tale obiettivo vedrà al suo
centro il “Progetto Liberty” e attorno ad esso si muoveranno le
azioni di formazione e riconversione professionale degli operatori,
il “piano-colore”, il piano del verde, le attività
storico-educative in collaborazione con gli Istituti scolastici
cittadini.
Saranno stipulati protocolli per
regolare gli incarichi alle Ditte di fiducia e con gli Ordini
professionali per le progettazioni, le Direzioni dei Lavori e i
collaudi.
Iniziative straordinarie dovranno
essere assunte per la manutenzione delle strade e degli impianti
idrici e fognari, nonché per la creazione di nuove aree a verde
pubblico e la manutenzione di quelle esistenti.
Domanda n.3. Mobilità
A Vittoria mettere in comunicazione
persone e merci è un fattore di alta criticità. In un raggio di
pochi chilometri, a parole, si sta progettando e realizzando di
tutto: strade , autostrade, porti, ect. La realtà ci dice che
entrare ed uscire da Vittoria è un problema: blocco ferroviario,
strade di collegamento poco adeguate, ingressi poco funzionali,
viabilità interna scadente. Appare evidente la necessità che la
pubblica amministrazione pianifichi, programmi e realizzi molto su
questo e sinceramente nei confronti elettorali che ci sono stati,
questo tema non è mai stato affrontato. Cosa avete in mente di fare?
Le criticità di una scadente mobilità
urbana e di una pessima mobilità extraurbana penalizzano fortemente
le attività economiche della nostra Città.
Il primo approccio necessario, come
previsto dalla vigente Legislazione e dal programma elettorale, è
costituito dalla adozione del PIANO URBANO DEL TRAFFICO, che, come
prevede il vigente Codice della Strada, sarà finalizzato ad ottenere
“il miglioramento delle condizioni di circolazione e della
sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed
atmosferico ed il risparmio energetico, in accordo con gli strumenti
urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei
valori ambientali, stabilendo le priorità e i tempi di attuazione
degli interventi. Il piano urbano del traffico prevede il ricorso ad
adeguati sistemi tecnologici, su base informatica di regolamentazione
e controllo del traffico, nonché di verifica del rallentamento della
velocità e di dissuasione della sosta, al fine anche di consentire
modifiche ai flussi della circolazione stradale che si rendano
necessarie in relazione agli obiettivi da perseguire”.
Il secondo passo sarà quello di
sollecitare e farsi promotore presso il Consorzio e gli Enti locali
del Comprensorio che ne fanno parte per avviare la formazione del
piano del traffico per la viabilità extraurbana.
Senza l’adozione di questi due
strumenti non si potrà avviare alcuna iniziativa di largo respiro
relativa, rispettivamente, alla mobilità urbana e a quella
extraurbana.
Si può tentare di ingannare chi legge
promettendo fantomatici provvedimenti di Z.T.L., di “aree a
traffico controllato” nel Centro storico, di “direttrici di
traffico”, ecc., ma nessun provvedimento importante potrà essere
adottato se non sarà previsto dal redigendo Piano urbano del
Traffico, che quindi diventa assolutamente strategico.
Il decongestionamento del Centro urbano
dal traffico privato mediante l’impiego di poche e mirate linee di
minibus a metano associato alla creazione di aree di sosta “di
scambio” consentirà un notevole snellimento del traffico leggero
commerciale urbano, stante che la piena attivazione dell’autoporto
dovrebbe sgravare la Città da quello pesante, con l’impiego di
furgoni-navette.
Le “zone blu” così come funzionano
attualmente dovranno essere abolite, ritornando ad una equa, studiata
e modulare alternanza di contiguità fra zone con parcheggi a
pagamento, zone con parcheggi a tempo e zone a parcheggio libero. La
gestione delle aree di sosta così ristrutturate sarà direttamente
dipendente dall’Amministrazione, con l’ausilio dei VAT e della
Protezione civile e le multe immediate saranno abolite e sostituite
dagli accertamenti di mancato pagamento della sosta.
Domanda n.4. Aree per insediamenti
produttivi.
I disservizi che si sono accumulati
negli anni nella della zona adibita ad insediamenti dipendono
fondamentalmente dai ritardi della Pubblica Amministrazione. Il Terzo
Polo Industriale, struttura in parte finanziata con i fondi ex
ISICEM, è un miraggio che si allontana. Un amministratore non
dovrebbe puntare tutto sul fatto che un'attività venga messa nelle
condizioni di crescere nel suo territorio? Non dovrebbe porsi il
problema di come attrarre altre imprese, non con agevolazioni
farlocche, ma, migliorando e avviando ciò che già ha? Anche questo
tema non è stato affrontato. Sarebbe interessante sentire la vostra
opinione.
Obiettivi prioritari saranno la
ristrutturazione e il completamento della zona c.d. artigianale,
procedendo ad un censimento e conseguente verifica dei lotti
assegnati e delle eventuali richieste non soddisfatte, nel pieno
rispetto delle previsioni del Piano.
Sarà eseguita una verifica
dell’efficienza impiantistica, sia in termini di risorse che di
reti distributive, prevedendo un’estensione della rete del metano
agli insediamenti produttivi, incentivando lo sfruttamento del gas
naturale per applicazioni non convenzionali.
Domanda n.5. Tassazione bilancio.
Negli ultimi 5 anni la tassazione
complessiva TARSU/TARES, IMU, Canone Idrico e fognario e cresciuta di
oltre il 100% a fronte di servizi che sono via via peggiorati. Il
bilancio del comune è appiattito sulla spesa storica, cioè sulla
ripartizione delle risorse disponibili in base al quale ciascun
assessore ha il diritto di spendere ogni anno almeno quanto ha speso
l’anno precedente. Il diritto ad avere risorse sulla base della
spesa, pertanto, induce più a spendere che a progettare e,
soprattutto, impedisce di avere una visione complessiva e dinamica
delle esigenze della città. Questo modello permette il nulla. Come
avete in mente di rompere questo vecchio modo di amministrare? Avete
in mente di creare un bilancio basato sulle esigenze reali della
città che sappia individuare i finanziamenti, siano essi regionali,
nazionali e/o comunitari senza continuare a vessare cittadini e
imprese? Come? Sarebbe interessante spiegarlo.
Concordo pienamente, facendole mie, con
le considerazioni insite nella domanda.
Occorre prioritariamente verificare la
situazione finanziaria reale del Comune, che finora è stata
“sfuggente”, rimodulare la spesa controllandone attentamente i
vari capitoli e attivare politiche di risparmio sulle spese correnti.
Successivamente attiverò un “Gruppo di Iniziativa e di
programmazione” di risorse alternative, nazionali regionali e
comunitarie, con formazione idonea di giovani e di funzionari
comunali.
Bisognerà mettere in campo tutte le
risorse intellettuali e professionali che la nostra Città è in
grado di esprimere per riuscire ad accedere con progetti concordati
ai fondi del Piano comunitario di investimenti Juncker.
Bloccherò il livello della tassazione
e individuerò percorsi controllati di abbattimenti fiscali, mirati
anche alla Tari. Pur con la prudenza del caso, si tenderà a una
tassazione più adeguata alla nostra realtà sociale.
Introdurrò il baratto come forma di
compensazione dietro prestazione di servizi.
Il bilancio comunale non sarà più
“calato dall’alto”, ma sarà di tipo partecipato con
l’intervento delle categorie produttive, delle Associazioni di
consumatori, dei Sindacati.
Domanda n.6. Turismo.
Nel territorio abbiamo poche
attività ricettive. Sono qualitativamente dignitose ma incapaci a
soddisfare una domanda sempre più crescente e quindi il mercato. Per
essere chiari, a Vittoria e a Scoglitti su una popolazione residente
di circa 70 mila abitanti ci sono circa un migliaio di posti letto.
Inoltre nella nostra riviera tra tutte le diverse tipologie di
attività economiche collegate al turismo, (ricettività, commercio,
ristorazione, artigianato di servizio) si riscontra un frequente
ricambio dei gestori, che spesso si improvvisano tali per una sola
stagione, manifestando scarsissima professionalità. Avete in mente
di avviare politiche che puntino all’ampliamento delle strutture
attuali, ed eventuali nuove strutture, sostenendo accorpamenti
volumetrici di immobili da adibire ad aziende turistiche con sgravi
sulle imposte comunali? Oppure pensate ad una politica basata sugli
insediamenti dei grossi gruppi del settore turistico alberghiero?
Il Porto è un punto di forza ma è
una struttura monca perché all'interno mancano le attività
cantieristiche che somministrano i servizi di manutenzione, alaggio e
varo di imbarcazioni e gestione dei natanti. Un porto turistico senza
servizi è una struttura desolante. Avete idee progetti da mettere in
campo nel breve periodo?
Non sarebbe il caso di puntare anche
a rafforzare il turismo fieristico e congressuale? In questo caso non
andrebbe rivisto il ruolo dell’EMAIA che oggi appare poco adeguata
a promuovere il territorio?
Liberty? Centro storico? Parchi?
Come valorizzarli? Come promuoverli?
Prevedo la sistemazione del porto entro
24 mesi per renderlo pienamente attrezzato e funzionale. Dovrà
essere completato il banchinamento e riqualificata l’intera area
del bacino. Insieme faremo diventare il nostro porto “il porto del
Borgo Marinaro”, bello, ordinato e appetibile.
Le spiagge dovranno essere pulite 365
giorni l'anno e dotate di acqua e servizi nuovi. Verrà attuato un
sistema controllato ed efficiente di bagni pubblici, docce e pulizia
mattutina delle spiagge.
Per risolvere l’emergenza
dell’impianto di depurazione di Scoglitti e non bruciare anche la
stagione 2016, occorre attuare un “piano B”, nelle more della
risoluzione complessiva dei trattamenti dei reflui nell’intero
territorio cittadino (risolvendo subito l’appalto da 8 milioni di
euro per i nuovi impianti e sistema fognario Scoglitti- Borgate).
Verrà riqualificato il litorale da
Cammarana a Sabbie d'Oro con un’attenzione particolare alle strade,
agli accessi, ai servizi, tentando così di fare rientrare a
Scoglitti le varie comunità che si sono disperse. In proposito sono
presupposto indispensabile la sicurezza e pulizia nelle Borgate
marinare.
I nostri gioielli sono il vino
Cerasuolo, il pesce fresco e la bravura dei nostri operatori.
Dobbiamo far leva su di essi per incrementare un turismo di qualità
e persistenza elevati.
Faremo nascere il nuovo Re Cucco e poi
la strada dei cento carretti, la grande tavolata di Re Cucco (una
tavolata lunga 1 chilometro) e potenzieremo l’immagine delle feste
religiose, il teatro dialettale, le manifestazioni di musica
classica, il festival del cinema.
Fra le nuove idee e i nuovi Progetti:
riprogettazione di piazza sorelle Arduino, restituzione della
Lanterna ai suoi antichi splendori liberandola dai sabbioni ed
eliminando i vasconi dei reflui, collegamento autopercorribile Baia
Dorica-Costa Fenicia-Costa Eubea.
Uno degli obiettivi dei Piani di
Recupero sarà quello di ripristinare le convenienze economiche per
gli imprenditori a investire a Scoglitti.
Altri obiettivi che intendo perseguire
saranno: il raddoppio della Vittoria-Scoglitti; impianti di osmosi
inversa per la desalinizzazione e potabilizzazione dell’acqua
marina per assicurare un approvvigionamento continuo per 24 ore al
giorno; efficientamento dei trasporti Vittoria-Scoglitti e isituzione
del “pendolino estivo”; attivazione di gruppi giovanili per
l’espletamento delle attività di supporto al turismo e la
valorizzazione dei nostri 12 km di splendida costa; orientare verso
Cammarana la scelta dei siti per la creazione di discoteche e
attività similari; apertura agli investitori onesti, senza
favoritismi e senza sbarramenti burocratici, perché il Sindaco sarà
dalla parte di chi lavora onestamente.
La fruizione e l’esercizio della
movida e la diffusione della musica (occasioni li lavoro e di
crescita) dovranno essere regolamentate con un intelligente patto
generazionale sulla base di tolleranza e rispetto delle esigenze di
tutti.
Fin qui le iniziative per Scoglitti.
Per Vittoria si istituirà un tavolo di concertazione fra gli
operatori del settore (albergatori e gestori di B&B, agenzie di
viaggi, ristoratori, gestori di pullman turistici, responsabili di
strutture turisticamente appetibili, organizzatori di eventi, aziende
produttrici di vino) al fine di coordinare le iniziative di
attrazione con le capacità di accoglienza ed eventualmente di
trasporto dai centri viciniori a Vittoria e ritorno, di predisporre
pacchetti turistici combinati di varia durata.
Il candidato Sindaco Francesco Aiello
martedì 14 giugno 2016
Il candidato a sindaco Moscato risponde alle nostre domande.
Riceviamo e pubblichiamo le risposte del candidato a sindaco Moscato alle nostre domande su come rilanciare le microimprese del nostro territorio. Rimaniamo in attesa delle risposte del candidato Aiello.
SMART
CITY – Vittoria 2.0
“Una
città smart è uno spazio urbano, ben diretto da una politica
lungimirante, che affronta la sfida che la globalizzazione e la crisi
economica pongono in termini di competitività e di sviluppo
sostenibile con un’attenzione particolare alla coesione sociale,
alla diffusione e disponibilità della conoscenza, alla creatività,
alla libertà e mobilità effettivamente fruibile, alla qualità
dell’ambiente naturale e culturale.”
Carlo
Mochi Sismondi, Presidente di FORUM PA
ABUSIVISMO
(COMMERCIALE)
L’abusivismo
commerciale va combattuto con precise azioni repressive ma tramite la
concertazione con le associazioni di categoria e fermo restando il
principio fondamentale della inclusione sociale. La città non può
essere un grande mercato a cielo aperto, occorre individuare alcune
aree di riferimento dove creare dei piccoli spazi rionali permanenti
ed attrezzati per poter svolgere attività commerciale ambulante (non
itinerante) nel rispetto delle norme vigenti. La sacca del commercio
ambulante abusivo certamente svolge una funzione d’ammortizzatore
sociale, ma in una visione amministrativa moderna ed ordinata la
cittadinanza tutta deve essere tutelata sia sotto il profilo igienico
sanitario (merce tracciabile e correttamente esposta e conservata)
sia sotto quello della parità di diritti e doveri (pagamento di
tasse e tributi) nel rispetto delle regole. Sicchè per evitare che
si crei concorrenza sleale, è indispensabile che Confederazioni e
Amministrazione facciano la propria parte mettendo a disposizione gli
strumenti ed i siti necessari alla risoluzione del problema
abusivismo, nell’ottica della salvaguardia degli operatori locali a
scapito di soggetti terzi.
Un
intervento di riordino comporterà il recupero del decoro urbano ed
il miglioramento della viabilità attualmente spesso intralciata
dall’attività abusiva.
Anche
all’interno dell’ente fieristico, riguardo il mercatino del
sabato, occorre intervenire per verificare autorizzazioni e
regolarità nel pagamento delle stesse, prospettando una moratoria,
tramite rateizzazione del pregresso insoluto, in modo tale da
azzerarlo riportando alla normalità la vita economica dell’ente
fieristico.
EDILIZIA
- Centro Storico
Il
centro storico di Vittoria, set cinematografico naturale per fiction
oramai cult, merita oggi più che mai, una riqualificazione drastica.
La nostra proposta prevede la realizzazione di una Z.T.L. (zona a
traffico limitato), nei tratti compresi tra le vie R. Settimo, via
del Quarto, via Matteotti e via Palestro, al fine di decongestionare
il centro. Questa non sarà isola pedonale, ma solo un’area a
traffico controllato, in particolar modo oltre una certa ora (17:00)
e in tutti i fine settimana. Sarà privilegiato e incentivato
l’insediamento di attività a prevalente carattere
turistico-ricettivo-culturale (approfondimento Sviluppo Economico ),
permettendo, la fruizione del centro senza l’assedio delle
automobili sia in sosta che in transito. Andrà programmato il
recupero dei fabbricati fatiscenti ed abbandonati, riadattandoli
previa demolizione, ad aree di sosta.
Contestualmente,
dovrà essere costituito uno sportello preposto a tutti i compiti di
studio, programmazione, progettazione, coordinamento e gestione degli
interventi in centro storico, sia pubblici che privati, attraverso un
piano particolareggiato di riqualifica. Rivalutazione di aree come
via Ipperia, via Marsala affacci naturali sulla Valle dell’Ippari.
- Lavori Pubblici
La
carenza di fondi ai Comuni implica, oggi, il reperimento di fondi
alternativi per la realizzazione di quelle opere primarie e
secondarie a carattere pubblico, quali il perfezionamento e
miglioramento degli accessi alla città e alla frazione balneare; la
riqualificazione e la rivalutazione delle periferie, per una totale
integrazione al tessuto urbano; ottimizzazione delle aree antistanti
le scuole di ogni ordine e grado, al fine di realizzare vie di fuga e
o di raccolta, organizzando meglio gli spazi; riattivare la piscina
comunale. Ed infine realizzare finalmente la pista ciclabile low-cost
a Scoglitti, senza creare imbarazzanti contraddittori con i titolari
delle concessioni demaniali in essere, e con gli Enti preposti. I
sistemi di approvvigionamento fondi sono certamente quelli messi a
disposizione dalla Comunità Europea, per tale ragione è necessario
predisporre un intero settore, competente in materia comunitaria,
capace di selezionare i bandi e costruire progetti specifici. In una
visione smart anche il crowdfunding costituisce oggi, la vera
alternativa al reperimento di fondi di investimento. Rilanciare i
lavori pubblici costituisce volano per l’economia di Vittoria,
occorrerà lavorare in maniera sinergica con gli Istituti preposti,
al fine di concertare una moratoria sulle sofferenze previdenziali
delle Imprese locali, al fine di permettere al comparto edilizio di
Vittoria, di potersi rimettere in gioco e al servizio della propria
città.
- Manutenzioni
Il
settore cruciale della vita di una città è indubbiamente quello
legato alle manutenzioni. Certamente è il settore che, non
producendo reddito, ma che al contrario necessita di fondi per la
risoluzione di problemi annosi, deve interamente andare ricostituito.
Sarà necessario, in una nuova visione smart, automatizzare e
controllare processi vitali della città, come ad esempio la
distribuzione ed il consumo di acqua potabile, l’efficientamento
energetico della pubblica illuminazione, il miglioramento delle
performance energetiche di tutte le strutture energivore di proprietà
dell’Amministrazione.
Risolvere
definitivamente il problema della depurazione dei reflui, migliorando
ed ottimizzando il depuratore di Vittoria; recuperare il tempo perso
per la risoluzione dell’infrazione comunitaria relativa al sistema
di trattamento ed allontanamento acque reflue di Scoglitti; ma anche
la riprogettazione della rete acque bianche, oggi completamente
sconosciuta alla nostra città ed anch’essa oggetto di infrazione
comunitaria.
(Vittoria
al 12° posto su 12, per investimenti procapite in spesa per
interventi/prestazione di servizi, fonte OPEN BILANCI
- Urbanistica
Portare
definitivamente in approvazione la proposta di Variante. Riteniamo
che uno strumento come il P.R.G. possa essere certamente volano di
economia per la città di Vittoria.
La
variante al piano, verrà riletta con particolare attenzione al
nostro centro storico, che come detto sopra, costituisce un nostro
bene comune da riqualificare e valorizzare, con interventi mirati al
miglioramento del decoro, al recupero degli immobili di pregio, al
consolidamento ed adeguamento sismico dei fabbricati esistenti.
Questa politica di
rivalutazione
del centro storico, sarà sviluppata attraverso l’istituzione di un
ufficio dedicato alle specifiche problematiche, dedicando uomini e
risorse per rivalutare il patrimonio storico di Vittoria.
Naturalmente l’attività di recupero urbano andrà estesa a tutta
la cintura urbana del centro storico, dove si sono sviluppati
insediamenti a prevalente carattere residenziale e dei servizi, mi
riferisco alle zone B, con impianto prevalente datato anni ’70, che
oggi a distanza di quasi 50 anni, soffre del deterioramento normale
dovuto alla vetustà e all’uso. Questa versione dell’assetto
urbano, potrebbe sembrare discorde all’approvando schema di
variante al PRG. Ed in parte lo è. Ricordo che siamo stati fautori
dell’emendamento alla proposta di variante, proprio perché
oltremisura invasivo, con consumi di suolo e cementificazione
oltremodo sproporzionati, rispetto ad un trend crescita demografica e
richiesta di nuovi alloggi prossimi allo zero. Quindi no! Ai
quartieri dormitorio ma si al rilancio dell’abitato di Vittoria e
alla sua riqualificazione.
Come?
Oggi godiamo di strumenti già collaudati quali la DIA e/o la SCIA,
procedure che permettono di accelerare lo svolgimento delle pratiche
burocratiche che tanto sconfortano gli utenti/cittadini, ma che
comunque, anche attraverso il coinvolgimento della comunità dei
tecnici e delle maestranze, attraverso una attenta e scrupolosa
disamina delle richieste, agevolando e facilitando le pratiche di
manutenzione ordinaria/straordinaria (prevalenti in aree quali le
zone A e B), permettendo, attraverso l’istituzione di uno unico
sportello specifico, che si interfacci con tutti i settori per i
quali occorrono autorizzazioni, quali ad es. INPA e VVUU, per
l’occupazione di suolo pubblico ad esempio, concentrando la
richiesta e la relativa autorizzazione in un unica domanda, che
pensiamo possa anche essere telematica, presentando l’intera
documentazione tecnico/autorizzativo via PEC, risparmiando così
anche fisicamente negli archivi di raccolta documentale, per i quali
oggi vengono locati interi immobili.
Altresì,
nel caso di ristrutturazioni profonde dell’esistente o nella nuova
edificazione, varrà data premialità ai progetti che massimizzano
l’efficientamento energetico, come peraltro prescritto dalla L.
28/2011, garantendo sgravi sugli oneri per i progetti più
performanti.
AREE
PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
Per
non essere ripetitivi, sono fortemente convinto che la risposta anche
a questo quesito, sia attuazione delle direttive del PRG! Occorre
individuare nuove aree, qualora ve fosse bisogno per implementare ed
espandere la zona artigianale di Vittoria. Completare le zona
attualmente individuate ed in gran parte insediate. Certamente per
queste ultime, occorre ridare impulso e rilancio. Come?
A
mio modesto modo di vedere, occorre, creare collegamenti più rapidi
ed efficaci con le arterie principali, in particolar modo la SS115,
rivedendo il sistema di incroci lungo tutto il tratto di pertinenza
comunale, ingressi ed uscita da e per il centro abitato con percorsi
alternativi, che bypassino i passaggi a livello che in alcune ore
della giornata attanagliano Vittoria. Dopo di che ammodernamento
della attuale zona, realizzazione di un impianto di raccolta e
depurazione delle acque bianche meteoriche, con riutilizzo dell’acqua
depurata per soli fini tecnologici, rimettendo in moto l’impianto
di depurazione del mercato ortofrutticolo, struttura tecnologica mai
entrata in funzione grazie all’inerzia del passato dimostrata in
particolare dalla amministrazione Aiello in particolare, permettendo
così di usufruire di uno sgravio sul consumo di acqua potabile
(basti pensare al consumo di acqua delle segherie di marmo o per il
lavaggio dei mezzi d’opera), per non parlare di poter avere una
riserva idrica anche ai fini di sicurezza antincendio.
Defiscalizzazione per chi realizza, trasferisce e ammoderna la
propria azienda all’interno delle aree artigianali. Ed infine, data
la carenza, per altro di un vero Centro Direzionale, che fosse
emblema del saper fare degli artigiani vittoriesi, un centro
polifunzionale, con i servizi alle imprese, anche perché no una
mensa interaziendale, ed una sala congressi, capace di dar voce
all’imprenditoria locale.
MOBILITA'
Vero
è che l’interland di Vittoria è oggetto, in questi ultimi anni,
di realizzazioni infrastrutturali importantissime: Aeroporto di
Comiso, Autoporto di c\da San Bartolo, Porto turistico di Marina di
Ragusa o porto di Pozzallo, tuttavia tali opere sono da
interconnettere con infrastrutture non solo comunali ma anche, e
soprattutto, intercomunali. Pertanto occorre necessariamente far
ripartire il dialogo con gli altri Enti e Comuni limitrofi e con
tutte quelle altre realtà di interesse strategico per lo sviluppo
infrastrutturale.
Relativamente
ai trasporti comunali, occorre immediatamente fare un distinguo tra
Vittoria e Scoglitti. A Vittoria, l’intermodalità ed in
particolare il trasporto gommato - segnatamente quello pesante - deve
essere destinato ad una cintura stradale, che metta immediatamente in
collegamento centri nodali come il Mercato Ortofrutticolo, verso le
direttrici esterne quali la SS115 e/o l’autoporto, con la
conseguente decongestione di alcune arterie d’accesso alla città.
Discorso
completamente diverso è da farsi per la frazione di Scoglitti, dove
evidentemente la mancata attuazione del PRG crea un blocco della
viabilità, tanto in accesso che in uscita. Infatti la riviera
Lanterna per oltre due chilometri, da Baia del Sole verso Gela, ha
come unica via di sbocco verso la SS115 una bretella all’altezza di
Baia Dorica. Tale circostanza rende difficoltosa la viabilità già
in condizioni normali, con conseguenze immaginabili in caso
d’emergenza (soccorso) o calamità naturale. Da ciò emerge chiara
la necessità ed urgenza di procedere all’approvazione della
proposta di Variante al PRG, superando, per ragioni di pubblica
utilità, banali impasse che da decenni ritardano la realizzazione
della necessaria rete stradale di collegamento tra la Riviera
Lanterna e la SS115.
TURISMO
Il
coordinamento di tutti gli operatori turistici (agenzie di viaggio,
tour operator, albergatori, ristoratori e gestori di attrazioni) sarà
il primo obiettivo concreto, a costo zero e strategico, che
l’amministrazione promuoverà. La vera sfida sarà, però, quella
di creare le condizioni necessarie a che l’imprenditoria turistica
possa svilupparsi; ambiente, costa e mare puliti, con viabilità e
trasporti efficienti, sono condizioni irrinunciabili per ambire a
diventare una città normale e turisticamente appetibile. La
valorizzazione delle aree vocate – Centro Storico e Scoglitti-
passa per una pianificazione urbanistica sino ad oggi tralasciata; la
riqualificazione di edifici storici abbandonati e l’adozione di un
adeguato piano di utilizzo del demanio, saranno strumenti concreti di
rilancio. Nuovi collegamenti diretti con i principali porti ed
aeroporti regionali, con un necessario ed accattivante piano di
marketing, metteranno la nostra città al centro delle tratte
turistiche e consentiranno finalmente la destagionalizzazione, con
conseguente crescita esponenziale delle presenze. Altro fattore
imprescindibile è l'incentivazione della formazione di risorse umane
adeguate per numero di addetti e capacità professionali, per poter
fare del turismo strumento di rilancio di questa terra.
Sin
da subito saranno studiate e concertate, con le principali
associazioni di categoria, misure incentivanti per favorire la
nascita di nuove attività legate al turismo (servizi, ristorazione,
soggiorno, artigianato, trasporto, pesca e diportismo, sport,
intrattenimento e spettacolo) attraendo investimenti tramite sgravi
fiscali per i primi 5 anni (abbattimento suolo pubblico, canone
idrico e fognario, smaltimento rifiuti, imu) in modo da rendere
appetibile, per l'imprenditoria privata, gli investimenti nel
territorio comunale, con un ritorno non indifferente anche in termini
di occupazione.
La
valorizzazione e promozione dei beni culturali, paesaggistici ed
archeologici avverrà prevalentemente tramite il coinvolgimento
dell’associazionismo attivo che costituirà un valore aggiunto
unico e distintivo.
Saranno
rilanciate manifestazioni folkloristiche quali il Re Cucco o le
sagre: del pesce, della mostarda e degli altri prodotti tipici.
Saranno coltivate manifestazioni cult come il jazz festival con la
previsione di tappe a Scoglitti e sarà proposto alla città un
festival artistico culturale settembrino che consenta l'allungamento
della stagione estiva; tutte le iniziative dovranno radicarsi e
diventare momenti fondamentali con la creazione del "Sistema
Turismo" per Vittoria e Scoglitti.
Nell’ambito
della ridefinizione di enti quali le ex Province e le Camere di
Commercio, la nostra amministrazione giocherà un ruolo fondamentale
al fine di far uscire Vittoria dall’isolamento nel quale è stata
relegata dalle precedenti, puntando sul ruolo fondamentale che in
tale prospettiva potrà svolgere la Fiera Emaia; ente che dovrà
trasformarsi in campionaria del mediterraneo e polo fieristico di
riferimento per il consorzio delle province di Catania,Siracusa e
Ragusa, con evidenti ricadute positive anche in termini di presenza
di visitatori e promozione del turismo.
Da
ultimo si guarderà con estrema attenzione alle misure di
finanziamento, europeo e non, ed agli strumenti che l'attuale
legislazione mette a disposizione, tramite la - inedita per Vittoria
- progettazione di opere strategiche e di complessivo ammodernamento
rivolte alla sicurezza, efficienza energetica, viabilità e
sostenibilità ambientale.
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venerdì 10 giugno 2016
CNA di Vittoria: sei semplici domande per i due candidati a sindaco
Se
c'è una maggioranza di cui si parla poco e quella delle
microimprese. A questo universo di realtà produttive Vittoria deve
tutto. Oltre il 60% degli addetti è impiegato in piccole attività
artigianali, commerciali e agricole. E' da li che viene il reddito,
i salari, gli investimenti, il consumo e il risparmio. Dopo la prima
sbornia elettorale che ha sancito quali candidati a sindaco devono
andare al ballottaggio, i due pretendenti affilano politicamente le
armi per la Vittoria finale. Come CNA non possiamo assistere
passivamente a questa sfida che rischia di diventare solo uno scontro
personale tra due candidati. Proprio in questa fase serve capire
quali indicazioni politiche e amministrative si metteranno in campo
per la struttura economica più importante di questa zona. Piaccia o
no il futuro di Vittoria dipende dalla microimprese, perché queste
svolgono tre compiti essenziali: assicurano una discreta e preziosa
coesione sociale, danno un senso di appartenenza e di identità, sono
l'unico antidoto alla depressione economica causata da questa crisi.
Ma
questo modello d'impresa cresce e si sviluppa se in un territorio si
creano politiche che puntino al miglioramento della qualità della
vita. Definizione che non va intesa solo nella sua valenza estetica
ma anche nella sua valenza funzionale. Legalità, coesione sociale,
ordinata quotidianità, adeguati servizi sono gli elementi che creano
progresso.
Questi
elementi sono presenti nel nostro territorio? Cosa fare per
introdurli?
Queste
sono le domanda che CNA gira ai candidati a Sindaco e chiediamo agli
stessi di abbandonare i personalismi e dire con chiarezza , cosa
intendono fare .
ABUSIVISMO
La
nostra Organizzazione ritiene che una buona Amministrazione ha il
dovere di combattere
l’illegalità e
in primis tutte le forme di abusivismo, in quanto aggredisce le
imprese sane, attacca l’economia e infanga l’immagine dell’intero
territorio. I diritti di chi svolge un'attività onestamente, che
vengono continuamente offesi da coloro i quali agiscono nel torbido,
vanno tutelati SI o NO? Tutti conoscono la situazione ma nessuno
fino ad oggi ha mai preso alcuna iniziativa. Perché si ha tutta
questa tolleranza? Come mai si è intolleranti con le piccole
infrazioni di chi continua ad operare nella legalità anche in un
momento così complicato? Non pensate che sia arrivato il momento di
affrontare questo problema trovando più soluzioni? (dalle misure per
l’emersione alle denunce agli organi preposti)
EDILIZA
Per la
CNA va fatta la scelta di puntare al consumo zero di nuovo territorio
indirizzando la domanda di crescita verso il patrimonio edilizio non
utilizzato o da riconvertire. Questo passaggio è oltremodo
strategico in un contesto imprenditoriale come il nostro in cui le
imprese e le professioni del settore costruzioni rappresentano una
fetta importante delle attività vittoriesi, che vanno coinvolte nel
progetto di valorizzazione e riqualificazione urbana dei quartieri
(rifacimento prospetti e pareti esterne, piano colore, manutenzione
delle strade, manutenzione degli impianti idrici e fognari, creazione
di aree a verde pubblico, piazze ….) e rivisitazione del modo di
costruire sempre più orientato a immobili serviti da fonti
energetiche rinnovabili, di maggiore sicurezza sismica e di
bioedilizia, prevedendo una serie di regolamenti e agevolazioni che
abbiamo già proposto. Vorremmo sentire senza tanti preamboli cosa
intendete fare?
MOBILITA’
A
Vittoria mettere in comunicazione persone e merci è un fattore di
alta criticità. In un raggio di pochi chilometri, a parole, si sta
progettando e realizzando di tutto: strade , autostrade, porti, ect.
La realtà ci dice che entrare ed uscire da Vittoria è un problema:
blocco ferroviario, strade di collegamento poco adeguate, ingressi
poco funzionali, viabilità interna scadente. Appare evidente la
necessità che la pubblica amministrazione pianifichi, programmi e
realizzi molto su questo e sinceramente nei confronti elettorali che
ci sono stati, questo tema non è mai stato affrontato. Cosa avete in
mente di fare?
AREE
PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
I
disservizi che si sono accumulati negli anni nella della zona adibita
ad insediamenti dipendono fondamentalmente dai ritardi della Pubblica
Amministrazione. Il
Terzo Polo Industriale, struttura in parte finanziata con i fondi ex
ISICEM, è un miraggio che si allontana.
Un amministratore non dovrebbe puntare tutto sul fatto
che un'attività venga messa nelle condizioni di crescere nel suo
territorio? Non dovrebbe porsi il problema di come attrarre altre
imprese, non con agevolazioni farlocche, ma, migliorando e avviando
ciò che già ha? Anche questo tema non è stato affrontato. Sarebbe
interessante sentire la vostra opinione.
TASSAZIONE
BILANCIO
Negli
ultimi 5 anni la tassazione complessiva TARSU/TARES, IMU, Canone
Idrico e fognario e cresciuta di oltre il 100% a fronte di servizi
che sono via via peggiorati. Il bilancio del comune è appiattito
sulla spesa storica, cioè sulla ripartizione delle risorse
disponibili in base al quale ciascun assessore ha il diritto di
spendere ogni anno almeno quanto ha speso l’anno precedente. Il
diritto ad avere risorse sulla base della spesa, pertanto, induce più
a spendere che a progettare e, soprattutto, impedisce di avere una
visione complessiva e dinamica delle esigenze della città. Questo
modello permette il nulla.
Come avete in mente di rompere questo vecchio modo di amministrare?
Avete in mente di creare un bilancio basato sulle esigenze reali
della città che sappia individuare i finanziamenti, siano essi
regionali, nazionali e/o comunitari senza continuare a vessare
cittadini e imprese? Come? Sarebbe interessante spiegarlo.
TURISMO
Nel
territorio abbiamo poche attività ricettive. Sono qualitativamente
dignitose ma incapaci a soddisfare una domanda sempre più crescente
e quindi il mercato. Per essere chiari, a Vittoria e a Scoglitti su
una popolazione residente di circa 70 mila abitanti ci sono circa un
migliaio di posti letto. Inoltre nella nostra riviera tra tutte le
diverse tipologie di attività economiche collegate al turismo,
(ricettività, commercio, ristorazione, artigianato di servizio) si
riscontra un frequente ricambio dei gestori, che spesso si
improvvisano tali per una sola stagione, manifestando scarsissima
professionalità. Avete in mente di avviare politiche che puntino
all’ampliamento delle strutture attuali, ed eventuali nuove
strutture, sostenendo accorpamenti volumetrici di immobili da adibire
ad aziende turistiche con sgravi sulle imposte comunali? Oppure
pensate ad una politica basata sugli insediamenti dei grossi gruppi
del settore turistico alberghiero?
Il
Porto è un punto di forza ma è una struttura monca perché all'interno mancano le attività cantieristiche che somministrano i
servizi di manutenzione, alaggio e varo di imbarcazioni e gestione
dei natanti. Un porto turistico senza servizi è una struttura
desolante. Avete idee progetti da mettere in campo nel breve periodo?
Non
sarebbe il caso di puntare anche a rafforzare il turismo fieristico e
congressuale? In questo caso non andrebbe rivisto il ruolo
dell’EMAIA che oggi appare poco adeguata a promuovere il
territorio?
Liberty?
Centro storico? Parchi? Come valorizzarli? Come promuoverli?
Queste
le nostre domande: Tutte incentrate su due concetti:
- Il successo e la crescita delle microimprese dipende dal loro sentirsi parte integrante di una società che li rispetta e li valorizza.
- Il lavoro si crea partendo dalle risorse che il territorio può offrire e sfruttando le capacità proprie del capitale umano.
Cari
Aiello e Moscato La
politica non ha il compito di creare posti di lavoro in senso stretto
ma quello di gettare le basi per favorirne la nascita, con scelte che
puntino sulla cultura d’impresa. Spiegatele serenamente alla città.
Grazie
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