Ieri sera ( 20/01/2015) riunione sul PAES con l'Amministrazione (Sindaco, ass. Cilia, ass. Pisani, ass. Cannizzo, ing Piccione ... ), ing. Caramazza (redattore del Piano) e CNA (Santocono, Schininà, Stracquadanio) Queste le proposte avanzate dalla nostra organizzazione.
Premessa
Non conoscendo il
quadro sinottico - dove si evidenziano le ipotesi della ripartizione
degli investimenti e da dove potrebbero arrivare eventuali
finanziamenti e quindi avere chiare le strategie (l'ing.
Piccione, nell'incontro ha dichiarato che nella delibera di
accompagnamento al Paes quest'atto, comunque, è allegato),
considerato che nella
bozza di documento che abbiamo ricevuto si da particolare attenzione
al settori trasporti ed edilizia residenziale,
Ci
permettiamo di avanzare queste proposte integrative al PAES.
Interventi
sugli edifici residenziali
Il
Settore edilizio, e in particolare l’edilizia residenziale,
rappresenta uno dei principali obiettivi delle politiche di risparmio
energetico. Le Direttiva 31 del 2010, già recepita dal governo, in
sintesi dice:
•
dopo il
2020 tutti gli edifici nuovi dovranno essere a consumo energetico
quasi zero, e gran parte dei consumi rimanenti dovranno provenire da
fonti rinnovabili;
•
per gli
edifici esistenti al momento non è previsto un obiettivo vincolante.
Gli Stati membri dovranno seguire l'esempio del settore pubblico e
stabilire relativi obiettivi nazionali per la trasformazione degli
edifici esistenti in edifici a bassissimo consumo energetico;
•
il limite
minimo dei 1000 m2 di superficie da ristrutturare sarà abolito,
probabilmente a partire dal 2014.
•
gli Stati
membri dovranno giustificare, alla Commissione EU, se la differenza
di prestazione fra soluzioni economicamente convenienti e quelle più
efficienti superano il 15%;
•
le
procedure per la certificazione energetica diventeranno più
restrittive;
•
gli Stati
membri dovranno adottare sistemi di verifica dei certificati, e
dovranno adottare sanzioni in caso di non conformità. Le sanzioni
dovranno essere efficaci, dissuasive e commisurate alla gravita
dell'infrazione, dovranno essere comunicate alla Commissione EU;
•
il
settore pubblico dovrà fare da traino, anticipando gli impegni al
2018, due anni prima del settore privato;
•
saranno
introdotti requisiti minimi di efficienza energetica per i componenti
edili;
•
sarà
introdotto un metodo di calcolo condiviso ed armonizzato fra tutti
gli Stati membri.
Risulta
chiaro come gli interventi di maggiore impatto in termini energetici
sono quelli rivolti al miglioramento dell’involucro abitativo e
agiscono principalmente sulle seguenti componenti:
•
serramenti
•
isolamento
delle pareti esterne
•
isolamento
delle coperture.
Gli
interventi sugli edifici sono limitati dal rilevante impegno
economico necessario per la loro realizzazione. Inoltre, la
frammentazione della proprietà immobiliare rappresenta un ostacolo
apparentemente insormontabile alla riqualificazione dei grandi
complessi edilizi degli anni ‘60, ‘70 e '80 . Forse fanno
eccezione le porzioni di patrimonio immobiliare realizzate dalla fine
degli anni '90 in poi afferenti a modelli di abitazione a proprietà
indivisa che possono costituire un interessante bacino di intervento.
Dal
confronto avuto con l'amministrazione e il dirigente del settore è
emerso, con chiarezza, il nodo della questione: a fronte di un
mercato locale pronto ad offrire competenze e soluzioni tecniche di
diversa natura per intervenire sul patrimonio esistente vi è una
domanda in maggior parte disattenta, poco informata e poco
organizzata. Per questo motivo gli interventi sugli edifici
residenziali costituiscono la principale sfida del PAES perché le
azioni sono riferite a soggetti numerosi e diffusi e l'incertezza
nella loro realizzazione è elevata. D'altro canto l'elevato
potenziale di queste azioni fa capire come in questo settore serve
necessariamente investire proprio perché rimette in moto la filiera
dell'edilizia, pertanto si deve prevedere:
azioni
di informazione pubblica coinvolgendo gli ordini professionali,
accordi
fra organizzazioni di categoria e costituzione di un pacchetto
condiviso di interventi,
istituzione
di fondi di garanzia con istituti di credito locali per i
consumatori
costituzione
di una struttura pubblica dedicata (centro per l'energia),
adeguamento
degli strumenti di governo del territorio del Comune che prevedano
agevolazioni.
Forestazione
urbana
Per
quanto di limitato potenziale, la forestazione urbana rappresenta un
ambito importate di intervento per gli effetti sul microclima e di
mitigazione dell'inquinamento atmosferico che si vanno ad aggiungere
alla quota di CO2 assorbita. L'attività in corso a Vittoria è
bassa, quasi nulla. Sarebbe opportuno avviare un progetto, il modello
potrebbe essere LIFE
GAIA,
basato sulla partnership pubblico privato, che prevede la
realizzazione di aree boscate in diverse parti della città
utilizzando le essenze tipiche della zona (si può anche avviare un
accordo con assessorato regionale – Forestale) … la CO2 si
abbassa soprattutto col verde
Tecnologie
e strumenti per una mobilità sostenibile
La
riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti dipende
principalmente dalle scelte di mobilità della popolazione, ma, anche
da come è strutturata la rete della mobilità cittadina. Nel
documento sono evidenziati i consumi e le emissioni ma a fronte dei
dati, che sono significativi, vengono individuate solo tre azioni (si
veda pag 69). La disponibilità di tecnologie a minor impatto
ambientale nel settore dei mezzi di trasporto pubblico e privato sta
aumentando grazie alla produzione di modelli di autovetture e mezzi
commerciali a basso consumo (veicoli ibridi e i veicoli elettrici
che da tempo sono sul mercato) con indici di consumo e di emissioni
di CO2 bassissimi. Per avviare ciò serve la localizzazione e
l'istallazione di nuove colonnine. Si
tenga presente che l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas
ha normato le forniture di elettricità destinate alla ricarica dei
mezzi elettrici e ciò consente l’attivazione punti di fornitura
dislocati sul territorio urbano, sia di tipo pubblico che privato
(ESCO oppure presso abitazioni e aziende). Sarebbe opportuno che
l'amministrazione e in particolare l'assessorato di competenza,
verificasse come poter accedere e far istallare questi punti.
Sarebbe
poi opportuno adottare le linee guida del Libro Bianco dei Trasporti
(2011) dove vengono indicati 10 obiettivi principali e 40 tipologie
di iniziative concrete per creare un sistema di mobilità efficiente
ed integrato (viabilità esterna, passaggi a a livello ecc....)
Servirebbe
una voce specifica per questa misura. Dall'incontro
è emerso come questo punto possa essere strategico per il territorio
e per lo sviluppo di alcune infrastrutture che sono ancora in uno
stato embrionale.
Per
quanto riguarda lo sviluppo delle ferrovie o altro, in particolare il
trasporto pubblico a livello regionale e locale, a sostegno dello
sviluppo di infrastrutture (aeroporto di Comiso, e Porti di
Scoglitti, Pozzallo ...) e per migliorare l'accessibilità alla rete
centrale (RTE-T), nei documenti relativi ai Fondi Strutturali di
Investimento Europeo (SIE) 2014/2020, sono già previste, in linea
di massima, i principi e gli assi, si veda:
Documento
politiche di coesione 2014/2020 pag. 9
Accordo
di partenariato Italia (settembre 2014) Sez. A da pag. 50 a pag 100
Accordo
di partenariato Italia (settembre 2014) Sez. B da pag. 325
accordo
di partenariato Italia (settembre 2014) Sez. 2 da pag. 651
In
questo caso servono, se esistono, i progetti relativi a queste
infrastrutture da verificare con Trenitalia e Rete ferroviaria
Italiana oltre ad una azione politica da avviare insieme ai territori
vicini (Comuni vicini) nei confronti del governo regionale e
nazionale, affinché si abbia la determinazione delle somme da
destinare agli investimenti.
Queste
proposte (in particolare quelle che fanno riferimento agli edifici
residenziali) sono finalizzate a far diventare il PAES non solo
strumento di pianificazione, di tutela ambientale, MA SOPRATTUTTO
hanno uno scopo: valorizzare e creare nuove OPPORTUNITA' DI LAVORO
PER LE IMPRESE LOCALI.