“Mentre
l’autoporto rimane un’opera inspiegabilmente incompiuta, a passi
piccoli, lenti ma continui pare che il terzo polo industriale cominci
a vedere la luce”. A sottolinearlo il presidente della Cna
territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile
organizzativo Giorgio Stracquadanio, i quali mettono in luce che
“dopo il parere favorevole, espresso lo scorso anno dall’assemblea
generale del partenariato socioeconomico dei fondi ex Insicem,
sull’anticipazione di 250mila euro della quota di ribasso d’asta
in favore dell'Irsap (ex consorzio Asi), adesso pare che sia arrivato
anche l'okay dell’ex Provincia, oggi Libero consorzio comunale,
ente che gestisce i fondi ex Insicem. Infatti, con una delibera, che
sarà pubblicata al più presto, viene integrato (con una somma di
250 mila euro) l'importo del progetto di urbanizzazione del terzo
polo”. “Un piccolo successo della nostra organizzazione –
aggiungono La Terra e Stracquadanio – che negli ultimi anni ha
sollecitato ciclicamente sia il Comune di Vittoria sia l'Irsap.
Questo significa che fra pochi mesi, conclusasi la fase degli
espropri, sarà pubblicato il bando per la realizzazione - nell'area
dove sorgerà la struttura - di strade e parcheggi, rete di
distribuzione dell'acqua potabile, rete fognaria, predisposizione
dell'impianto di illuminazione stradale e predisposizione della rete
elettrica e telefonica. Opere che mirano a qualificare il territorio
e che creeranno occasioni di lavoro per le imprese locali. A questo
punto, chiediamo che il Comune di Vittoria si attivi rapidamente per
portare a termine le procedure d'esproprio. Il destino del terzo polo
sta nelle mani di chi amministra, non si perda più tempo (se ne è
perso tanto), altrimenti si rischia di vanificare anche questa
importante occasione”.
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sabato 26 settembre 2015
lunedì 14 settembre 2015
Autoporto di Vittoria: Quello che un tempo era un sogno rischia di trasformarsi nel monumento del nulla.
Il
sempre costruendo autoporto di Vittoria è ritornato ad essere il
luogo della desolazione? E’ l’interrogativo che si pongono il
presidente della Cna territoriale, Giuseppe La Terra, con il
responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Siamo andati a
verificare – dicono i due – e abbiamo fatto qualche foto. Pare
che tutto sia fermo. Le erbacce piano piano si stanno impadronendo
del luogo, la natura è l'unica che all'interno del cantiere svolge
appieno il proprio ruolo. Verso la fine dell'aprile
scorso qualcosa si era mossa, lo avevamo annunciato con una
certa enfasi, pensavamo che il primo stralcio dell'opera vedesse
finalmente la luce. Forse abbiamo esultato con troppo slancio.
Infatti, adesso pare che tutto sia fermo. Nel cartello posto
all'ingresso del cantiere, oramai sbiadito perché cotto dal sole,
ancora si riesce a leggere che l'opera sarà “terminata nel
novembre del 2013”. La Cna – continuano La Terra e Stracquadanio
– sin dal 2005, con passione e determinazione, si era
impegnata affinché il progetto prendesse forma e diventasse realtà.
Sono passati dieci anni, quasi una generazione, durante i quali sogni
e speranze rischiano di trasformarsi nel monumento del nulla. Peggio:
nel monumento che condanna all’incapacità - senza appello -
un'intera classe politica e dirigente. Non vogliamo e non possiamo
accettare che quest'opera diventi una delle tante partite perse del
Mezzogiorno. Un'opera che poteva rappresentare il riscatto per
un'area del Sud Est siciliano non può tradursi in una lenta ma
inesorabile disfatta. Non ci arrendiamo, non ci rassegniamo, per
questo solleciteremo istituzioni sovracomunali e le autorità
nazionali di competenza. Le imprese, i cittadini di questo territorio
devono sapere perché il primo stralcio dell'autoporto di Vittoria
non viene completato. Devono capire come si spendono o si disperdono
i fondi pubblici”.
giovedì 10 settembre 2015
Vittoria di nuovo bloccata per oltre tre quarti d'ora dalla chiusura dei passaggi a livello
E' successo di nuovo. Ieri mattina, dalle 7,15 fino a quasi le 8, le sbarre dei passaggi a livello che circondano Vittoria hanno bloccato la città. File di auto, furgoni, qualche Tir, tutti bloccati aspettando che un incantesimo aprisse le porte. Proprio in queste ultime ore dicono il presidente della Cna territoriale, Giuseppe La Terra con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio avevamo postato su Facebook una foto con un'ambulanza bloccata. La notizia ha fatto il giro della rete, ma nessuno si è attivato. Ormai siamo certi che nessuno farà nulla: chi governa, chi amministra è impegnato non si sa a fare cosa, ma è impegnato. Tutti bravi a programmare incontri e a proporre eventuali soluzioni ma la realtà, da anni, è che Vittoria nell'arco di un giorno resta ingabbiata più volte per diversi minuti creando problemi seri alla viabilità e all'economia. Si parla della progettazione e della gestione di grandi infrastrutture, di turismo e poi non si riesce ad immaginare uno svincolo che possa liberare la città. E il presidente La Terra con Stracquadanio aggiungono: Qualcuno, semplicisticamente, ha pensato che la Cna, per risolvere il problema, abbia sollecitato la chiusura dello scalo ferroviario: non è assolutamente vero. La nostra organizzazione, al contrario, ne ha sempre chiesto il rafforzamento e ci siamo battuti, in totale solitudine, perché non venisse chiuso il settore cargo (che invece puntualmente è stato soppresso). Prendiamo definitivamente atto che la classe dirigente locale si è sempre poco impegnata ad attuare interventi importanti per il territorio, viceversa è stata sempre attenta ad usarlo per diventare importante. Visto che parliamo di treni e ferrovie, non è mai stata motrice di nulla. Le sue espressioni migliori si sono limitate a scambiare qualche binario oppure ad agganciarsi a qualche vagone. Quasi sempre è riuscita a fare deragliare il treno, cioè la città di Vittoria.
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