Il
sempre costruendo autoporto di Vittoria è ritornato ad essere il
luogo della desolazione? E’ l’interrogativo che si pongono il
presidente della Cna territoriale, Giuseppe La Terra, con il
responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Siamo andati a
verificare – dicono i due – e abbiamo fatto qualche foto. Pare
che tutto sia fermo. Le erbacce piano piano si stanno impadronendo
del luogo, la natura è l'unica che all'interno del cantiere svolge
appieno il proprio ruolo. Verso la fine dell'aprile
scorso qualcosa si era mossa, lo avevamo annunciato con una
certa enfasi, pensavamo che il primo stralcio dell'opera vedesse
finalmente la luce. Forse abbiamo esultato con troppo slancio.
Infatti, adesso pare che tutto sia fermo. Nel cartello posto
all'ingresso del cantiere, oramai sbiadito perché cotto dal sole,
ancora si riesce a leggere che l'opera sarà “terminata nel
novembre del 2013”. La Cna – continuano La Terra e Stracquadanio
– sin dal 2005, con passione e determinazione, si era
impegnata affinché il progetto prendesse forma e diventasse realtà.
Sono passati dieci anni, quasi una generazione, durante i quali sogni
e speranze rischiano di trasformarsi nel monumento del nulla. Peggio:
nel monumento che condanna all’incapacità - senza appello -
un'intera classe politica e dirigente. Non vogliamo e non possiamo
accettare che quest'opera diventi una delle tante partite perse del
Mezzogiorno. Un'opera che poteva rappresentare il riscatto per
un'area del Sud Est siciliano non può tradursi in una lenta ma
inesorabile disfatta. Non ci arrendiamo, non ci rassegniamo, per
questo solleciteremo istituzioni sovracomunali e le autorità
nazionali di competenza. Le imprese, i cittadini di questo territorio
devono sapere perché il primo stralcio dell'autoporto di Vittoria
non viene completato. Devono capire come si spendono o si disperdono
i fondi pubblici”.
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