
Assemblea sentita, voluta
e partecipata quella che si è tenuta ieri sera (30/01/2013) presso
la sede della CNA di Vittoria. Il tema dell'incontro: l'aumento
eccessivo del del canone idrico. Un incontro organizzato in breve
tempo. In poche ore molti titolari di attività, che a Vittoria
operano nel settore acconciatura (parrucchieri e barbieri), hanno
risposto positivamente all'invito che la CNA gli ha rivolto tramite
facebook. E' emerso immediatamente dagli interventi come la volontà
dell'amministrazione sia colpire le imprese che operano nella
legalità e che stanno vivendo una difficoltà economica che non
conosce precedenti. La crisi imporrebbe un calo delle tasse, qui
invece si risponde aumentando l'imposizione. Questa scelta che gli
amministratori hanno fatto all'unanimità (delibera di giunta 159
del 23/03/2012) evidenzia come i consumi idrici siano stati calcolati
in modo presunto senza guardare la realtà. Come si può presumere
che un acconciatore consumi 510 mc (510.000 litri) d'acqua l'anno?
Sono volumi impressionanti. E' stato considerato che per almeno 130
giorni l'anno (52 domeniche, 52 lunedì, festivi, ferie estive)
queste attività sono chiuse? Secondo gli amministratori un impresa di acconciatura consuma presumibilmente 2000 litri d'acqua al giorno?
Secondo questa teoria, ipotizzando un utilizzo di 10 litri d'acqua
per ogni cliente (e siamo un po larghi) ogni acconciatore fa circa
200 persone al giorno? E' evidente: chi amministra è distante anni
luce dalla realtà che dovrebbe amministrare. Con i contatori tutto
questo non sarebbe mai successo. Le imprese voglio pagare ma non possono accettare la vessazione o peggio essere considerate evasori. Serve immediatamente un tavolo di
concertazione, tra l'amministrazione e le organizzazioni di categoria, che ponga rimedio ad un atto ingiusto che sta
generando preoccupazione e indignazione.