La
zona franca urbana è una grande opportunità per il nostro
territorio. Il silenzio che avvolge questa agevolazione rischia,
però, di deprimere e di far perdere entusiasmo alle imprese che
vogliono, malgrado la crisi, rilanciarsi grazie alle agevolazioni
fiscali e contributive previste dagli aiuti. Giovedì sera si è
tenuta una prima riunione nella sede della Cna a cui hanno
partecipato diversi titolari di imprese artigiane e non insediate
all'interno dell'area (in particolare nelle zone artigianali). E'
stato comunicato che l'ufficio Sviluppo economico del Comune di
Vittoria si è già attivato pubblicando nel sito dell’ente locale
le planimetrie che delimitano l'area interessata dalla agevolazioni,
il decreto e la circolare del ministero dello Sviluppo economico che
fornisce i primi chiarimenti. “La preoccupazione che però è stata
manifestata da più imprese – afferma il presidente della Cna di
Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo,
Giorgio Stracquadanio – è come i tempi si stiano allungando
notevolmente per quanto riguarda la pubblicazione del bando che
permette di potere partecipare e accedere alle agevolazioni. Per
questo si è sentita la necessità di costituire un gruppo che avrà
il compito di coinvolgere l'amministrazione e sollecitare i
parlamentari regionali e nazionali affinché l'assessorato regionale
e il ministero di competenza si possano attivare in tempi
ragionevolmente brevi per pubblicare l'avviso”. E' stato fatto
anche notare che Zfu non significa solo aiuti fiscali e contributivi
ma anche riqualificazione di alcune aree. “Tra queste –
aggiungono Santocono e Stracquadanio – la zona artigianale di
Vittoria che attualmente versa in uno stato che definire pietoso è
poco, così come la strada che collega la stessa zona con un altro
insediamento produttivo e il mercato ortofrutticolo, strada che, con
la stagione delle piogge, in diversi parti si allaga (da ricordare il
pantano di via dell'Euro). Su questo punto si è stabilito di
incontrare urgentemente l'assessore comunale alle Manutenzioni per
trovare soluzioni che possano dare dignità a chi opera in quella
zona”.
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