Agitazione
al momento anestetizzata dal caldo.
Ma
fra qualche giorno tutto ripartirà come prima
e
riaffioreranno i problemi accantonati
Le
microimprese del nostro territorio sono in ebollizione. L’agitazione
è stata momentaneamente anestetizzata dal caldo e dalle brevi ma
forzate ferie. Fra qualche giorno tutto ripartirà come prima e
riaffioreranno i problemi momentaneamente accantonati”.
Lo
dicono il presidente di Cna Vittoria, Giuseppe Santocono, e il
responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, che avvertono la
difficoltà, nella città ipparina come nel resto del comprensorio,
di fare ripartire la macchina produttiva. “La mancanza di liquidità
ha fatto crollare le commesse di lavoro soprattutto nel settore
principale: l'edilizia, vero motore dell'economia vittoriese. Per un
lungo periodo – continuano i vertici Cna – le banche hanno
sostenuto le imprese erogando mutui per la prima casa e facilitando
l’accesso al credito. Tutto questo ha creato un esagerato e
disordinato sviluppo urbanistico. La crisi finanziaria globale nei
territori si è materializzata come crisi di accesso al credito. A
Vittoria sono state stoppate e messe in mora più di 500 imprese che
operano nel comparto delle costruzioni (edili, impiantisti,
rivenditori di materiali, etc.). La cosa grave è che si sono
bloccate le manutenzioni. Mentre tutto questo prende forma ogni
giorno che passa, la politica locale rimane immobile, paralizzata,
come se avesse perso la cognizione del reale, si diletta in questioni
lontane dai problemi concreti delle imprese locali e della probabile
tempesta economica e sociale che rischia di abbattersi nella nostra
zona”.
La
Cna di Vittoria, inoltre, chiarisce: “La classe politica è
distratta dalle manovre delle prossime elezioni regionali e
nazionali, pensa esclusivamente al proprio personalissimo futuro. Ma
se nel recente passato i professionisti, vecchi e nuovi, della
politica pur facendo poco ottenevano lo stesso i voti, ora questo
modo di agire risulta eccessivamente fastidioso. Che sia lo scoppio
della bolla politica? A Vittoria, forse più che in altre aree, la
diseguaglianza sta crescendo. Se non si pone un freno a questa
crescita si rischia di non riavviare lo sviluppo. La diseguaglianza è
nemica dello sviluppo”.
“La
Cna – concludono Santocono e Stracquadanio – nel cogliere queste
effervescenze è pronta a fare la sua parte e pensa che queste non
siano le fibrillazioni di un mondo (quello delle microimprese)
destinato a sparire ma segnali di una trasformazione economica e
sociale in atto ancora molto acerba. Di tutto ciò deve tener conto
anche la politica la quale senza attenzione al territorio apparirà
sempre più volatile e lontana”.
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