Il
direttivo comunale della Cna di Vittoria condivide e fa proprie le
preoccupazioni denunciate pubblicamente dal prefetto Dispenza: aver
sabotato la rete idrica cittadina è un “gesto criminale, odioso e
irresponsabile, perché l’acqua è vita”.
“Ma
quest’atto, oltre alla sua vile gravità – è scritto in una nota
del direttivo dell’associazione di categoria – ci impone, una
volta per sempre, di cominciare a guardare ad una gestione diversa,
attenta e sostenibile del nostro sistema idrico comunale.
Bisognerebbe capire, intanto, se esiste una planimetria della rete
idrica cittadina e se nella stessa sono indicati i punti in cui
vengono effettuate le manovre. Questo strumento di pianificazione è
la base necessaria per iniziare ad affrontare il problema delle crisi
idriche che da tempo affliggono la città, soprattutto per
“cartografare” le numerose perdite di una rete definita un
colabrodo. L'acqua è una risorsa fondamentale il cui prezzo è
destinato ad aumentare, per questo abbiamo sempre denunciato come le
tante perdite che caratterizzano la nostra rete sono uno spreco non
più tollerabile. Altra questione da mettere sotto i riflettori è
quella dei contatori idrici. La nostra organizzazione, dopo aver
sollecitato e convinto, anche polemizzando duramente, le passate
amministrazioni ad installare contatori idrici in alcune attività
economiche (acconciatori, albergatori, autoriparatori) e avendo
verificato e dimostrato come sia i consumi sia gli importi sono
notevolmente cambiati, chiede, e non da ora, di estendere
l'installazione dei contatori idrici anche nelle abitazioni civili.
E’ l’unico modo per conoscere realmente la quantità d’acqua
consumata è il pagamento non in modo forfettario ma sulla base dei
volumi consumati, evitando gli sprechi”.
“Infine
– prosegue ancora la nota del direttivo Cna di Vittoria – bisogna
uscire dalla dipendenza delle manovre con le leve. Bisogna
automatizzare il sistema distributivo, perché quello attuale è
facilmente sabotabile. Per fare queste cose servono fondi che sia lo
Stato che l’Ue hanno stanziato. Bisogna mettere gli uffici preposti
a lavoro per progettare e reperire fondi che esistono. La
riqualificazione del nostro sistema idrico, oltre a migliorare la
qualità della vita, oltre a mettere in moto la sana economia locale,
ridurrebbe il ruolo della criminalità organizzata che da sempre
punta a gestire i bisogni primari delle persone. Abbiamo già inviato
ufficialmente una richiesta di incontro ai commissari, vorremmo avere
al più presto la possibilità di un confronto su questo come su
altri temi che riguardano la città”.
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