“Che fine hanno fatto i pannelli modulari di recinzione metallica installati sul muro perimetrale dell’autoporto di Vittoria? Sono stati rubati? E’ solo l'ultima delle molte offese che quest’opera, mai partita, incassa”. E’ quanto rileva, in un documento, la Cna comunale di Vittoria evidenziando che “un'infrastruttura costata circa 6 milioni di euro, oltre a diventare sin da subito una cattedrale nel deserto, è stata resa l'emblema della noncuranza e quindi del saccheggio. Porte interne ed esterne, finestre, pezzi sanitari, rubinetteria di ogni tipo, griglie di scolo, caditoie metalliche, componentistica dei quadri elettrici e cavi dell'impianto elettrico. Si potrebbe continuare per ore ad elencare ciò che è stato depredato da questa infrastruttura mai decollata. Senza contare che le aree di servizio sono ormai invase da una fitta vegetazione spontanea che si appresta, con l'approssimarsi dell'estate, a diventare una sterpaglia facilmente infiammabile. Ci manca solo l'incendio per dare il colpo di grazia definitivo ad un'opera per niente avviata. Pochi giorni fa il sindaco di Vittoria dichiarava che è pronto a consegnare la struttura alla Regione e la stessa Regione pare sia interessata a vigilarla e riqualificarla. Come Cna, a questo punto, lo invitiamo a farlo in tempi brevi. Non sappiamo quale atto serva, se una delibera o un verbale di consegna, ma, guardando ciò che rimane, prima si fa e meglio è”.